Leggendo sulla stampa in questi giorni il grido di dolore del Presidente della Ac Castelvetro Calcio srl, Davide Contri, sorgono alcune riflessioni, in merito ai ruoli che le istituzioni e il mondo sportivo debbono mantenere e differenziare in questo ambito. La mission del Comune è quella di favorire lo sviluppo delle attività sportive, di tutte le manifestazioni sportive, di utilizzare lo sport come mezzo di crescita collettiva fisica e mentale, come strumento di socializzazione, delineando nettamente il confine tra agonismo sportivo e dilettantismo, a prescindere dallo sport; certamente il Comune dovrebbe avere come obiettivo quello di favorire tutti gli sport, in primis quelli che sviluppano meglio la crescita psicomotoria dei ragazzi. L’ottenimento dei risultati agonistici esula dai compiti della Amministrazione, in quanto tali risultati rientrano nei programmi delle Federazioni, che a loro volta, impartiscono alle società sportive . Le direttive del CONI prevedono spesso l’agonismo dopo i 14 anni, e conosciamo tutti le problematiche relative del mondo del pallone, a differenza di altre discipline. Compito delle Amministrazioni, e in particolare dei Comuni, è quello di favorire l’attività sportiva mettendo a disposizione l’impiantistica, quando presente, o realizzandola singolarmente o in comunione, quando non presente come ad esempio impianti polivalenti e piscine, in modo da non avere il “monosport” ma la diffusione capillare sul territorio di ampia gamma di scelta sportiva al fine di non escludere attitudini differenti dei ragazzi. Compito del Comune è quello di sviluppare lo sport non agonistico, con impiantistica a prezzi calmierati tali da permettere che l’utilizzo degli impianti possa essere effettuato da società sportive regolarmente iscritte nei registri regionali del volontariato, e che tra le quote associative, i contributi volontari, qualche aiuto da sponsor, si possa formare il substrato per il mantenimento perenne dell’attività sportiva. Altra cosa invece è il semiprofessionismo o il professionismo, nel quale l’atleta viene ad essere ceduto con quote variabili in base a diritti economici, legato a risultati agonistici, e quindi all'interno di un sistema contrattuale che prevede l’ottenimento dei risultati, i premi partita, veri stipendi per allenatori, dirigenti, e responsabili vari, al quale la Guardia di Finanza in questi anni, dal 2010, sta facendo insieme all'Ufficio delle Entrate una attenta analisi capillare ( vedi delibere dell’ Agenzia delle Entrate e ANAC) al fine di scongiurare i casi spesso evidenziati di evasione fiscale, tramite il mondo finto associativo. Sono molteplici i casi, specialmente in sud Italia, ma ora anche al nord, nel quale lo sport è diventato un mezzo per ottenere il consenso tramite i risultati sportivi, soprattutto in Comuni a non alta densità abitativa, e quindi lo sport perde la sua ragione primaria, per essere utilizzato con finalità che nulla hanno a vedere con le regole sopra descritte. In questo sistema come già ricordato precedentemente il Comune non può e non deve aver voce in capitolo in quanto l’agonismo esula dai suoi compiti, e potrebbe mascherare arbitrariamente una esclusione di altri sport. Ricordo quando il Modena calcio propose insieme al Comune di Modena, era il 2010 forse, di fare l’AZIONARIATO popolare, con quote dei singoli cittadini, al fine di salvare il Modena calcio, simile alla proposta dell’AC Castelvetro poi naufragata, di un anno fa, e sappiamo tutti come è andata a finire, un prolungamento dell’agonia terminata poi con il fallimento del 2017. Il Comune di Castelvetro ogni anno versa alla Visport come da contratto 77.000 euro + iva, ai quali abbiamo addizionato i 2.500 euro per la omologazione del campo pagato alla Federazione nel 2017, e gli oltre 250.000 euro per realizzare tribune omologate per la serie D da realizzare con bando incerto per le note vicissitudini (errore nella aggiudicazione), e altri vari balzelli, ma tutto alla Visport, non al Castelvetro calcio, che ricordo essere una Associazione sportiva dilettantistica. Il tesoro a cui il Presidente si riferisce è certamente riferibile se ho ben compreso, ma potrei errare, al settore giovanile, e concordiamo con lui che il tesoro di una società sportiva è proprio il settore giovanile, è il vero obiettivo, al quale tutti dovrebbero fare riferimento, separando nettamente le due realtà, la prima squadra dal settore giovanile; spesso nascono anche società con diverse ragioni sociali, ad es SRL prima squadra, ASD settore giovanile, proprio per i diversi obiettivi che le realtà si prefiggono e il diverso inquadramento giuridico fiscale. Il settore giovanile, a differenza della prima squadra gode di costi che sono nettamente inferiori, e quindi i settori giovanili prosperano anche per la moltitudine di società spesso nel raggio di pochi chilometri e con costi ridicoli di trasporto. La sponsorizzazione a cui fa riferimento il Presidente è certamente in primis riferita alla prima squadra, e tale società sportiva identificata come SRL, non è certamente un interlocutore del comune di Castelvetro, in quanto come spiegato prima, l’Amministrazione comunale si deve occupare del mondo del volontariato sportivo, e non del risultato agonistico, quindi gli obiettivi sono obbligatoriamente divergenti. Se l’obiettivo, che pare trapelare dalla stampa e dalle dichiarazioni di Contri, era quello di realizzare una società sportiva di calcio con altissime ambizioni , in un mondo, quello del calcio, nel quale sappiamo tutti essere presente una forte remunerazione dei giocatori, probabilmente è stato compiuto un errore progettuale, che inevitabilmente in un paese di 11.000 abitanti può portare a breve ad un fuggi fuggi verso altri lidi con maggiori sicurezze economiche, ma che non significa intaccare invece il lavoro effettuato sul settore giovanile, patrimonio vero e tesoro di una comunità. A questo punto occorrerebbe per correttezza conoscere se le tribune da realizzare, votate in consiglio Comunale nel 2017 dopo accesa discussione alla presenza dello stesso Contri, e che il Comune si è anche affrettato a dire in modo altalenante e ondivago , che sarebbero state costruite, anche senza la società in serie D, sono proprio necessarie, o se ne possiamo fare a meno, visto che il Comune, non ha grandi capacità economiche ed esistono sul territorio priorità che riteniamo più importanti come ad esempio illuminazione a led, chiudere buche nelle strade, realizzare piste ciclabili ecc. ecc. Certamente come Amministratori del Comune di Castelvetro siamo al fianco del mondo del volontariato sportivo per la crescita psicomotoria delle future generazioni, per offrire loro una ampia gamma di discipline sportive, per realizzare una impiantistica polifunzionale all'avanguardia, per sognare di avere una vera piscina da 50 metri, ma non possiamo essere al fianco del Presidente Davide Contri per cercare i fondi per mantenere una categoria calcistica in una serie alta del campionato della FIGC, ma siamo al suo fianco per difendere il TESORO che noi intravediamo nel vivaio giovanile, solo in questo, e nel vero volontariato, cioè in quei nonni in pensione che prestano il loro tempo per i giovani, facendo da raccordo tra vecchie e giovani generazioni.
I consiglieri M5S di Castelvetro
Roberto Monfredini Gianaroli Filippo Bergonzini Oderico
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