La grigia giornata invernale alle prime luci di una domenica fredda e umida, con tanta neve ai bordi della strada, un 4 Marzo che ricorda tanto la canzone di Dalla, veniva affrontata come una giornata di anonimo volontariato, al fine di garantire una osservazione al seggio elettorale, sapendo che si sarebbe protratto fino alle prime luci dell’alba del giorno dopo, con noia e stanchezza. Da subito ci si è accorti con stupore, di una lenta e silenziosa peregrinazione, con la scheda elettorale in mano, appena il seggio è stato aperto, a persona si aggiungeva persona, in un lungo e incessante andirivieni destinato a non smaltire la fila, ma a ingrossarla. Era facile osservare in questa fila processionaria, tanta decisione, disponibilità, presa di coscienza, volontà, una moltitudine di gente sorridente, nonostante a volte l’attesa superasse l’ora, e tale volontà lasciava trasparire un profondo rispetto della costituzione italiana, associata ad una motivazione ideologica, che valicava il semplice rispettare una semplice formalità rituale. Si capiva da subito, con percentuali di voto mai viste , ero rimasto a quelle regionali con un Presidente eletto con il 33% dei votanti in una serata anonima e squallida , che stava accadendo una rivoluzione silenziosa, con la matita , come dicevano Pertini e Borsellino , ma la cosa che lasciava stupiti era la voglia di farlo , si capiva ,trapelava dalle persone, ma lo apprendiamo solo ora , che si era rotto qualcosa , che si stava cambiando, che stava avvenendo quello che da anni si sperava fosse compreso nella nostra Provincia invano, tra le sole in Regione, perché altre Provincie , Bologna , Parma ad esempio , da decenni, hanno conosciuto nel cambiamento, il valore della democrazia. Pareva quasi, ad un occhio inesperto, che il desiderio maggiore fosse quello della liberazione da un dogma, come se molte persone della nostra terra tanto maltrattata, ma anche amata e che tanto ci ha dato, forse troppo, avessero, dopo tanti tentennamenti, indecisioni , paure , ricordi di amori passati, dell’eschimo e dell’Unità sotto il braccio ,delle Feste dell’Unità e dei tortellini, compreso che erano innamorati di un ricordo, come quando non si vuole accettare che il marito o la moglie non sono in realtà quelli immaginati, purtroppo, il giorno delle nozze. È forse in quest’ottica che si riesce a leggere questa partecipazione devastante, la vera vincitrice delle elezioni, che ha dimostrato la presenza/ assenza , in anni passati, dei cittadini, e che ora liberi dal pensiero dogmatico, hanno voluto rimettere nel segno della matita la forza di questa terra, dando di nuovo al voto il giusto peso democratico, e togliendo il gesso ad una società che aveva la ferita ormai in gangrena, forse non riconoscendo più definitivamente, in questo simbolo, vista la sua metamorfosi, la eredità della resistenza, ma nei suoi satelliti a volte creati pochi mesi prima delle elezioni.. Non potranno più dire i soliti mediatori dell’informazione , ha vinto l’astensionismo, il partito del non voto è il primo, ma si dovrà dire a testa alta e fieri, il cittadino ha espresso un giudizio con il voto , legittimando di fatto l’importanza del cambiamento , qualunque esso sia, cosa alla quale non si era più abituati da decenni In una piccola comunità dove ci si conosce da decenni , è evidente che passa nello sguardo tra gli individui, la stima o disistima , il rancore o il rispetto , l’odio o l’amore , ebbene in quegli sguardi per tutta la giornata si è potuto apprezzare il desiderio, la volontà di incidere sorridente, inzuppando l’aria di stupore , incredulità , incomprensione . Alle 19 il 72% , mai visto ,alle 20 l’80% , una signora che arriva con la scheda alle 21 piena di timbri , con i tacchi alti e aspetto signorile , che corre in Municipio a 7 km per avere una scheda nuova e alle 21,30 torna al seggio per votare, avevo pensato dopo la sbuffata , non torna più. Ebbene , il cittadino Emiliano Romagnolo e di Castelvetro , c’è , è presente , lo ha dimostrato nonostante una campagna elettorale da venditori di piatti della fiera di S. Geminiano, con promesse farneticanti , contratti firmati all’ultimo minuto , categorie premiate in modo offensivo, della dignità delle persone, nonostante la maleducazione di questi mezzi di comunicazione di massa che arrivano ad offendere l’intelligenza delle persone, abbiamo dimostrato che quando esistono le condizioni per migliorare il futuro dei nostri figli , il cittadino è presente e sorride. Un grazie di cuore a tutti Il Movimento 5 stelle di Castelvetro