Dalla delibera 63 /2016 approvata in Unione Terre di Castelli
Obiettivi del progetto
l progetto si propone i seguenti obiettivi:
migliorare il benessere animale;
ridurre i costi di gestione;
definire il canile permanente “non luogo di tutela del benessere animale”;
il canile deve divenire un riparo temporaneo (soluzione temporanea);
il canile può diventare permanente solo in casi particolari , “Pet Hospice”;
adozione ed affido strumenti sui quali intervenire costantemente.
Il canile viene identificato come luogo di passaggio, struttura di transito veloce, nella quale trovare amorevoli cure prima dell’accasamento.
L’Unione Terre di Castelli intende promuovere un progetto che realizza il superamento della concezione attuale di canile.
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Dopo 25 anni nei quali si è parlato di canile in Unione Terre di Castelli , inteso come luogo fisico nel quale ricoverare in soluzione permanente i nostri amici a quattro zampe, finalmente si è deciso di invertire la rotta e di indirizzare lo sguardo verso il mutamento che è avvenuto in Europa e nella nostra stessa società, in merito al benessere animale sia per gli animali cosiddetti da “carne” che per quelli da “affezione”.
È un piccolo passo importante che mette di nuovo le Istituzioni , in questo caso i Comuni e l’Unione al centro del rapporto uomo- animale , giocando un ruolo di tutela del benessere animale direttamente con il cittadino e non in funzione di una delega affidata a priori.
L’unione Terre di Castelli con la delibera 63 del 2016 ( allegato 1 ) ha approvato la bozza del progetto PET HOSPICE elaborata nel corso di 20 mesi dall’Assessore e Sindaco Germano Caroli, l’AUSL servizi Veterinari con i suoi massimi rappresentanti , l’ENPA di Spilamberto , e il sottoscritto.
È stato un lungo lavoro di analisi dei dati in merito ai cani presenti , alle situazioni particolari , ai costi sostenuti nel passato e da sostenere nel futuro , al benessere animale , che ha portato alla redazione di quel documento di 6 pagine nel quale vengono fissati genericamente i paletti del cammino che l’Unione intende intraprendere con molte ambizioni nel prossimo futuro.
Il progetto è basato su alcuni principi fondamentali , la riduzione dei costi , il miglioramento del benessere animale , il canile temporaneo come luogo privilegiato e il canile permanente come estrema soluzione.
Il fatto di avere approvato , all'unanimità , delle linee guida per quanto riguarda le convenzioni che si andranno a stipulare in futuro ,in linea con quanto ha deliberato ANAC in merito ai costi /cane /die , ( delibera 759 del 13 Luglio 2016 allegata) pone il progetto in una situazione ottimale di risparmio di spesa per i prossimi anni a venire, garantendo allo stesso tempo la possibilità di programmare l’applicazione e la realizzazione degli obiettivi inseriti nella stessa .
Il fatto di avere ora un allineamento dei costi con gli standard Europei , per il ricovero , cura mantenimento e accalappiamento dei cani vicino ai 3,4 euro /cane /die , permette al progetto di essere realizzato in due fasi distinte , la prima quella routinaria di ogni struttura che ponga l’animale al riparo dai rischi per la sua vita , la seconda che invece diventa la fase vera e innovativa del progetto , cioè la sua ricollocazione in un ambito famigliare che gli permetta di ricevere affetto e cure .
Anche il fatto di aver risparmiato quegli 800.000 euro che si preventivava di destinare alla realizzazione di un nuovo canile , con i costi di gestione relativi non computati, cancellati da un emendamento proposto dall'assessore Caroli , e approvato nel 2017 , ha dato un taglio netto a scelte politiche del passato ed ha attuato un vero risparmio di spesa .
La sfida comincia dal gennaio 2018 , quando la nuova figura di Assessore al benessere animale in Unione avrà il duro compito di attuare i vari punti della delibera 63 , con l’obiettivo di premiare chi adotta un cane , con un costo massimo di 330 euro / cane /anno per due anni.
Verranno assegnati, oltre all'adottato , mangime , assicurazione , vaccinazioni , consulenze gratuite di un veterinario comportamentista, collari antiparassitari etcc , per un periodo di due anni compatibilmente con il budget a disposizione.
Anche la stessa AUSL servizi veterinari nel corso della elaborazione del progetto ha individuato in questo la possibilità di relazionarlo con il Welfare, intervenendo con l’animale e le coperture economiche adottate, in situazioni di particolare disagio , ma questo ancora è nel campo delle ipotesi.
Ma non solo , il progetto si prefigge a lunga durata di abbattere il numero animali , già abbattuto in questi ultimi 10 mesi del 50%, senza aver ancora attuato la seconda parte del progetto , per arrivare all’IMBUTO dell’HOSPICE pet , cioè quegli animali che per sfortuna , patologie , età , aggressività o altro ,non sono adottabili e sono costretti a vivere perennemente nel canile.
Si è quindi pensato ad una struttura moderna, di nuova concezione da realizzarsi nei prossimi anni , pochi animali ma seguiti bene dai volontari , che possa dare confort e assistenza negli ultimi anni della loro vita, oltre ad un servizio migliore dal punto di visto sanitario , sia per i cani che per gli stessi operatori .
Il progetto non si ferma solo a questo ma riguarda la creazione in un futuro prossimo di un Cimitero per animali , al fine di metterci al pari con i Paesi Europei che da 50 anni hanno parchi alberati con le lapidi dei loro depositari degli affetti e delle delusioni della vita , progetto che manderebbe un chiaro messaggio alle future generazioni di rispetto degli animali anche nel momento più doloroso, da parte degli “adulti.”
Lo abbiamo fatto per loro , per quegli occhi smarriti o impauriti che ci guardano da una gabbia , solo per loro .
Dott Monfredini Roberto
Medico Veterinario