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Medicina Democratica : Assimilato a chi ? …. ma soprattutto chi paga ?

Riportiamo di seguito il comunicato stampa sulla segnalazione relativa alla “super”assimilazione dei rifiuti

speciali con quelli urbani che avviene da anni in Emilia Romagna (e non solo) garantendo sconti alle imprese, ricavi ai gestori del servizio di raccolta (Hera, Iren ecc) e costi aggiuntivi ai cittadini. Sul prossimo numero della nostra rivista un articolo di approfondimento sul tema.

Comunicato stampa

8 Settembre 2017 In data 5 Settembre è stata inviata ad ANAC e Corte Dei Conti di Bologna una richiesta di chiarimento in merito alla assimilazione eccessiva di rifiuti speciali industriali nella Regione Emilia Romagna e nel Comune di Castelvetro che è stato utilizzato come modello , in questo caso negativo . I firmatari autorevoli di questo esposto sono Medicina Democratica con i suoi massimi esperti nazionali , ISDE Medici per l’Ambiente Nazionale , il deputato del Movimento 5 stelle Zolezzi Alberto, la Consigliera Regionale del Movimento 5 stelle Piccinini Silvia , l’ ‘Associazione per la tutela dei diritti civili Themis & Metis, e i consiglieri di Castelvetro di Modena. Lo studio che ha richiesto un notevole impegno di tempo , circa un anno ,la richiesta di dati , la correlazione , il parere di esperti , ha la finalità di illuminare l’applicazione della normativa sia a livello regionale che nazionale , e si pone l’obiettivo con la miglior applicazione della legislazione, di fornire dati reali ai cittadini , applicando integralmente la parte quarta della normativa 152/06, rifiuti , in tutti i suoi aspetti e vincoli ed eliminando un modus applicativo errato e non rispettoso delle leggi in materie . L’oggetto della segnalazione è stata definita come una IPOTESI DI ERRATA DETRAZIONE TARI del Comune di Castelvetro di Modena conseguente ad errata applicazione del REGIME DI ASSIMILAZIONE di RIFIUTI INDUSTRIALI AI RIFIUTI URBANI E RELATIVA “SPALMATURA” (RICARICO) DELLE DETRAZIONI TARI RICONOSCIUTE AI SOGGETTI ECONOMICI SULLE UTENZE CIVILI . L’evoluzione normativa sulla classificazione dei rifiuti e sulla loro gestione è stata accompagnata da modifiche nelle modalità di calcolo, attribuzione e distribuzione dei costi del servizio pubblico di raccolta e smaltimento. L’assimilazione è una potenzialità riconosciuta dalla normativa ai rifiuti assimilabili che possono divenire assimilati ove inclusi nel regolamento comunale di gestione dei rifiuti. A conferma della importanza delle scelte locali in tema di assimilazione o meno di rifiuti speciali e della particolare condizione della Regione Emilia Romagna vi sono i dati statistici relativi alla produzione procapite di rifiuti urbani (e assimilati). Il Rapporto sulla produzione dei rifiuti urbani 2016 di ISPRA indica una produzione procapite annua in Emilia Romagna (2015) è pari a 642 kg, 665kg nel 2016 , a fronte di una media italiana di 486,7 kg. Il confronto più significativo può essere fatto con Regioni con caratteristiche economiche e di consumo simili come la regione Lombardia e la regione Veneto ove la produzione media è rispettivamente pari a 462 kg e a 445 kg. Quei 200 kg e oltre che la Regione Emilia Romagna in tempo di crisi ha in più rispetto ad altre Regioni con lo stessa tipologia economica , in parte sono da ascriversi alla Assimilazione di rifiuti industriali , che è passata dal 2,9% al 10% negli ultimi 5 anni ( +330%) , e invece a +800% a Castelvetro ( da 500ton del 2009 a 4000 ton del 2016). L’additivazione costante di rifiuti industriali inseriti nel monte totale dei rifiuti, ha finito per gonfiare a dismisura la massa totale dei rifiuti, violando l’art 179 della 152/06 priorità , RIDUZIONE, e quindi contravvenendo al principio cardine della legislazione Europea che vede nella Riduzione dei rifiuti il cardine del processo e nello SMALTIMENTO l’ultimo anello della catena destinato ipoteticamente alla scomparsa, e per questo motivo la nostra Regione ha scalato negativamente il vertice Nazionale ( aumento dell’incenerimento ) . Infine le decisioni sulla assimilabilità hanno effetti sul calcolo della Tariffa, sulla Gestione dei rifiuti urbani, in quanto il vigente articolo 238 comma 10 del Dlgs 152/06 recita “Alla tariffa e’ applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività’ di recupero dei rifiuti stessi.. Sino alla emanazione del regolamento di cui al comma 6 e fino al compimento degli adempimenti per l’applicazione della tariffa continuano ad applicarsi le discipline regolamentari vigenti. La normativa appare chiarissima , la riduzione della TARI avviene proporzionalmente alla QUANTITÀ dei rifiuti assimilati , entro parametri quali-quantitativi che i Comuni spesso hanno nei propri regolamenti , l’eccessiva assimilazione industriale ha di fatto violato i regolamenti comunali. L’applicazione di una tariffa ridotta del 50% della TARI alle aziende senza conteggiare le quantità dei rifiuti ( e anche la loro destinazione , cosa non irrilevante ) ,spalmando come nel Comune di Castelvetro una detrazione di 163000 euro in un anno sulla tariffa del civile , ha di fatto portato il civile ad avere un aumento della TARI vicino al 10% , inconsapevolmente , ma non solo ha creato il presupposto per fornire una visione VIRTUOSA della RD quando nei fatti è l’assimilazione ad elevare la quota di RD ( ad es 500 ton di ferro che sono conteggiate come RD assimilato ed entrano nel virtuosismo civile comunale) . Si è creata quindi la DISSOCIAZIONE tra la percezione visiva della RD (cassonetti colmi di tutto nella Rd ) e i valori tabellari da Virtuosismo diffuso. Il risultato per quanto concerne un importante parametro gestionale quale è la produzione procapite è che ai rifiuti di provenienza domestica si sommano importanti quantità di rifiuti assimilati (ancorché formalmente avviabili a recupero) che determinano l’attribuzione ai cittadini di Castelvetro di una quantità di rifiuti elevata , che ove non sia corretto il sistema di gestione – non potrà neppure venir completamente corretto neppure con il passaggio ad una tariffazione puntuale, data la “zavorra” della detrazione che potrebbe comunque venir mantenuta in futuro. Certamente la esclusione della Assimilazione illegale ,avvenuta fino ad oggi , riporterà le medie della RD in Regione a valori che potranno oscillare anche al -10% , resta da valutare ,e per questo lo abbiamo chiesto agli organi competenti , se la ECCESSIVA o INDEBITA SPALMATURA delle detrazioni TARI sulla TARIFFA del RSU civile , potrà essere recuperata dai cittadini. Dott. Monfredini Roberto

(Medicina Democratica Onlus / Modena)

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