Con voto unanime è passata la proposta di legge del M5s che istituisce un nuovo sistema di sorveglianza sanitaria, il REC.
Lo avevamo chiesto a gran voce nel nostro Consiglio Comunale e in quelli limitrofi, per mezzo dei consiglieri fin dal 2014 , ed avevamo visto il nostro Sindaco insieme all'Assessore all'Ambiente sbandierare in Consiglio , il Registro dei Tumori , e il contatto telefonico o verbale con il responsabile di Modena della epidemiologia , certi che la loro professionalità garantisse i presenti della scelta giusta da fare , bocciare la mozione, convinti di parlare a chi non conosce il problema ( sic ), ma dal pulpito del carro dei vincitori, dove tutto è permesso.
A nulla era servito parlare delle 1300 AIA in un fazzoletto di terra tra Modena e Reggio come si vede dalla tabella , a nulla i dati di inquinamento certificati da ARPAe e dalle stesse AIA Ceramiche di Solignano nelle relazioni ambientali .
Il Sindaco e l’Assessore se ne uscirono affermando che a Castelvetro si muore di meno e si vive più a lungo, dai dati che avevano in mano, sbandierando il registro cartaceo dei tumori del 2009 se ben ricordo che si riferisce a dati spesso del 2005.
Avevamo parlato del SIN Sassuolo Scandiano , del fatto che il registro tumori nostro è datato, e fermo da anni , che il REC riguarda il 70% delle patologie non correlate a patologie oncologiche , quindi cercando sottovoce di far comprendere, che si parlava in misura minore dei Tumori , avevamo parlato di 98 gg certi di sforamento di polveri sottili nell’aria , di patologie neuro degenerative crescenti, certificate dallo studio Sentieri dell’ISS , di piombo nel sangue , ma non era servito a nulla , il sistema della delega, tipico dei nostri territori , ed il rifiuto a priori, ( familismo degenerato associato a consociativismo), aveva portato a fare come le scimmie ( non i cercopitechi ) , non vedo non parlo non sento .
La stessa Europa ci ha inseriti nella lista nera del rispetto delle norme in materia ambientale , i peggiori, che significa ora , come il prof Valerio Gennaro ci ha egregiamente spiegato, che ci ammaliamo prima ( 5 anni di media ) e viviamo più a lungo, grazie alle cure, fino a quando il SSN regge, in netta controtendenza degli altri paesi membri, e con costi spaventosamente alti ( questi dati sono ufficiali ) .
Le stesse patologie correlate ad un inquinamento da cogenerazione da rifiuti animali ( terreno da cui proviene l’Assessore all'ambiente e di cui era semplice portavoce del lavoro che i tecnici invece sviluppavano ) di cui tanto si è parlato nel 2012 a Castelvetro , non si sarebbero manifestate come TUMORI , ma come varie patologie con diversi sintomi di cui i Tumori sono una minima parte, ed il REC sarebbe stato uno strumento importantissimo , atto alla evidenziazione.
Preponderanti invece sarebbero state le reazioni respiratorie e allergiche, o i problemi sui parti prenatali e gli aborti ( la motivazione cardine che si opponeva a quel progetto poi bocciato, era proprio il principio di precauzione in quanto la dimostrazione a valle della patologia è sempre difficoltosa) ed il REC è PRECAUZIONE .
TAVOLO INQUINANTI DELLA RER 2012
ARPA Emilia Romagna ha fornito le informazioni disponibili relative alla localizzazione sul territorio di numerosi impianti industriali riconducibili alle seguenti categorie:
• 943 Impianti in regime di Autorizzazione Integrata Ambientale Regionale (AIA, D.Lgs n. 152/06);
• 104 impianti a Rischio di Incidente Rilevante (RIR, art. 8 D.Lgs. n. 334/99);
• 83 impianti a biomasse;
• 10 impianti di trattamento meccanico dei rifiuti;
• 24 impianti di compostaggio;
• 32 discariche di rifiuti urbani
ECCO COSA SCRIVONO LE CERAMICHE DI SOLIGNANO:
A ) CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
Ditta ( omissis )
…………Nel 2011, il limite giornaliero è stato comunque superato in tutte le stazioni presenti nell’area pedecollinare: sono stati registrati 82 giorni di superamento nella stazione di Maranello, 96 giorni nella stazione di Fiorano, 60 giorni nella stazione di Vignola, 47 giorni nella stazione di Sassuolo, contro i 35 previsti dalla normativa (D.L. n. 155 del 13/08/2010). ………
D )I nitrati, indicatore del grado di pressione antropica dell’inquinamento delle acque sotterranee,
spesso risultano in concentrazioni inferiori o prossime ai 50 mg/l (limite per la potabilità).
La presenza di boro risulta in concentrazioni di 500-700 μg/l, mentre è sporadica la presenza di organo-alogenati in concentrazioni comprese tra 3-5 μg/l.
.
Lo avevamo proposto anche in Unione Terre di Castelli.
Lo portammo anche all'allora Sindaco e presidente dell’Unione Smeraldi, che aveva avuto la fortuna di conoscere il dott. Gennaro Valerio a Vignola ad una conferenza AIF , proprio sul REC e sulla salute con il prof Morandi e la dott.ssa Gentilini , tutto finito miseramente in un cassetto chiuso a chiave , come lo stesso Smeraldi.
Lo abbiamo presentato in Parlamento , abbiamo seguito in tre anni l’evoluzione della Liguria , i dati allarmanti in alcune provincie e Comuni , e il miracolo è avvenuto grazie anche all’ISDE e al dott. Gennaro Valerio , coinvolgendo anche la maggioranza in Parlamento ,che ha ritenuto di appoggiare la nostra proposta di legge, lo stesso partito che nei nostri Comuni ha sollevato le spalle deridendo la proposta, in parlamento ha approvato la legge riconoscendone la validità, che ora avrà il suo iter legislativo per essere applicata nel territorio.
In sostanza cosa afferma il REC approvato :
Capo I ISTITUZIONE DELLA RETE NAZIONALE DEI REGISTRI DEI TUMORI E DEI SISTEMI DI SORVEGLIANZA
Art. 1. (Istituzione della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza).
Art. 2. (Partecipazione delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale all'attività della Rete nazionale dei registri dei tumori)
Art. 3. (Modifica all'articolo 12 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179)
Art. 4. (Istituzione del referto epidemiologico).
Art. 5. (Relazione alle Camere).
Art. 6. (Conferimento dei dati)
Ma cosa afferma oggi Zolezzi :
PROPOSTA DI LEGGE ZOLEZZI “Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e del referto epidemiologico nel controllo sanitario della popolazione” APPROVATA OGGI 29 giugno 2017 IN AULA ALLA CAMERA
Dopo 16 mesi di discussione in comitato ristretto in Commissione affari sociali, lunedì 26 giugno sono giunte in aula alla Camera diverse proposte di legge epidemiologiche fra cui la mia, atto Camera 2983 http://www.camera.it/…/leg17/…/stampati/pdf/17PDL0034090.pdf
le proposte sono confluite in un testo unificato http://www.camera.it/…/leg17/…/stampati/pdf/17PDL0053060.pdf
Fra gli enti auditi segnalo l’associazione “medici per l’ambiente (ISDE)”. La mia proposta intende istituire la disciplina del referto epidemiologico nel controllo sanitario della popolazione, cioè pubblicare sui siti internet degli enti preposti alla raccolta e all’elaborazione dei dati stessi l'INCIDENZA (quante nuove malattie in un anno) e la PREVALENZA (malattie totali in una determinato periodo e territorio) delle patologie che costituiscono più frequentemente causa di morte. Ciò nell’esigenza di rendere globale e permanente il controllo sullo stato di salute della popolazione, attraverso una specifica disciplina dei dati epidemiologici e del flusso informativo ad essi riferito e in base a un referto epidemiologico. Attualmente l’epidemiologia, il flusso dei dati e la loro pubblicazione sono lasciati ad iniziative spontanee e non efficacemente coordinate. La disciplina del referto epidemiologico ha l’obiettivo di alimentare anche registri specifici, come il registro tumori ma nel più ampio contenitore del referto epidemiologico che è in grado di rilevare in maniera globale, affidabile, economica e verificabile numerose fonti di rischio, senza incorrere nell’errore di limitarsi a talune patologie che rischiano di sottovalutare il danno complessivo alla salute della popolazione. Il referto epidemiologico, se correttamente applicato, può favorire concretamente la prevenzione primaria ed eliminare le principali cause di malattia. Durante l’esame in Commissione grazie all’approvazione di un emendamento a mia prima firma si è introdotta una disposizione volta a dare cadenza annuale alla pubblicazione, sui siti istituzionali, dei dati elaborati con particolare riferimento appunto all’incidenza e alla prevalenza delle patologie più frequentemente causa di morte. Oggi la pubblicazione di dati epidemiologici (ad esclusione della mortalità) avviene con ritardo di oltre 5 anni, rendendo inutili e inefficaci i dati stessi e contribuendo alla confusione e a contrasti fra territori impattati. Il nesso ambientale di molte patologie è sempre più evidente e questa proposta mira a integrare lo studio di sanità, salute e ambiente. Lo studio delle principali patologie è necessario perché non solo i tumori sono causa di morte in Italia e non sono le uniche patologie correlabili all’ambiente, su un totale di 595.293 decessi annui in Italia, le malattie del sistema CIRCOLATORIO sono causa di 219.017 (36%) i TUMORI di 176.670 (29%), le malattie infettive e parassitarie 13.110 (2%) approfondire le cause di morte e di patologia può fornire elementi utili per comprendere la correlazione fra un agente inquinante e una malattia, può consentire di individuare un fattore di pressione e rimuoverlo prontamente, grazie a una pubblicazione con tempistiche ravvicinate agli eventi. Di sicuro oggi si sa che la maggioranza delle patologie di origine ambientali sono circolatorie (aritmie, ischemie e trombosi per esempio).
Le altre proposte di legge, fra cui quella del deputato M5S Massimo Baroni, mirano a istituire una rete dei registri tumori esistenti per rendere più omogenei e confrontabili i dati dei singoli registri e stimolare le regioni carenti a dotarsi di tale strumento. La presenza dei registri e il conferimento dei dati da parte delle regioni farà parte della verifica della erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) anche sulla base del DPCM 3 marzo 2017 scritto su sollecitazione dei lavori del comitato ristretto, trasversale a livello politico.
Auspico una pronta approvazione definitiva del testo per migliorare la trasparenza dei dati di salute, orientare scelte comportamentali, prevenire fattori di pressione ambientali e professionali, rendere più sostenibile anche economicamente il servizio sanitario nazionale.
Alberto Zolezzi - Camera - M5S.
Certamente avremo modo dopo l’Estate di avere presenti nel nostro Comune tutti gli artefici di questa grande vittoria di tutti i cittadini , da Zolezzi a Valerio Gennaro, per meglio comprendere la portata di questa legge , il suo iter e le sorprese che potrà riservarci con la sua applicazione , con un solo fine la, CONOSCENZA e la SALUTE, applicare le nozioni in materia di PREVENZIONE , comprendere le situazioni di CRISI , illuminare situazioni allarmanti , applicare semplicemente il DIRITTO EUROPEO in materia di prevenzione, al fine di TUTELARE LE NOSTRE E LE FUTURE GENERAZIONI .
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