PARTE SECONDA : IL CONTRATTO , IL REFERENTE E IL COMPILATORE
Si è sentito immediatamente uno stridore di freni ed una puzza di olio bruciato , o di gomme strinate sull'asfalto , metaforicamente parlando, quando alla faticosa consegna dei dati ORSO, l’ufficio Comunale competente oltre un anno fa si affannava a disconoscerne la paternità, lasciando esterrefatto lo scrivente, ma anche qualsiasi altro cittadino informato di questo , o che aveva fatto richiesta di Orso al suo Comune .
Era evidente che un Ufficio Comunale non poteva avere un database nel quale erano compilati tutti i dati relativi al sistema dei rifiuti nel proprio territorio, con le voci di costo, le movimentazioni , le destinazioni , senza che il responsabile , che capeggiava come COMPILATORE in testa al Db , con codice fiscale e generalità , non ne fosse minimamente a conoscenza , e avesse un minimo di comprensione di quel 20% del bilancio di un Comune.
La generalizzazione del problema , presente in tutti i Comuni , anche i maggiori , con oltre 30 milioni di euro di tariffe TARI /anno , ha evidenziato una situazione paradossale nei Comuni , gli stessi probabilmente si sono adeguati ad un MODUS OPERANDI , costruito all'interno di un sistema politico che dava garanzie di copertura certe per qualsiasi cosa.
Anche in questo caso è la Regione Emilia Romagna che ha gravi responsabilità nell’aver avvallato questo sistema, formato da un inserimento dei dati operato dal Gestore , all'insaputa del povero funzionario comunale, che vedeva il suo nome scritto sul Db , ma che non aveva la minima conoscenza di cosa fosse un assimilato o un destinatario fittizio , un art 238 o un ristorno CONAI, con una fiducia cieca totale, quasi irresponsabile .
Il perno giuridico di tutto risulta essere sempre il COMUNE , colui che formula i regolamenti comunali , che alza la mano per approvare un PEF ,( piano economico finanziario) , con il fine di garantire al gestore la remunerazione del suo lavoro , che trasferisce ai cittadini i costi con la tariffa .
La Regione Emilia Romagna lo ha esautorato , espropriato della sua funzione giuridica , ridotto ad un semplice ininfluente attore di una macchina multifattoriale ,che ha in una Agenzia di Comuni , apparentemente il suo dominus ,ma che invece vede nella gestione politica il perno di tutto , quindi esautorando anche la stessa Agenzia , si è realizzato in questo contesto il connubio tra imprenditoria privata e politica, in sintesi il male della nostra società attuale , volendo generalizzare .
La ricerca del contratto tra i Comuni o le Unioni dei comuni e il Gestore , che sappiamo essere scaduto , ha fino ad oggi dato paradossalmente , esito negativo :
Delibera 19/12/2011 di ATO4 (che ora non c'è più sostituita da ATERSIR) , dove hanno votato i 47 Sindaci per un rinnovo di 3 anni (per cui siamo in proroga della proroga) . il contratto non si trova in quanto Ato4 ha chiuso il sito, e non vi è più niente di pubblicato , la scadenza era il 31/12/2011.
Tuttavia a pag. 5 la delibera 19 così recita :
Vista:
La deliberazione n. 10 del 7 novembre 2011 con la quale l’Assemblea di questa Autorità, sulla base delle motivazioni in essa riportate, ha preso atto che non è realizzabile una gestione concorrenziale del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, così come definito nella medesima deliberazione, nell'Ambito Territoriale di Modena e che pertanto si deve procedere all'affidamento dei diritti di gestione in esclusiva con le modalità previste dalla normativa vigente;
…..sotto quest’ultimo particolare profilo, i contratti di servizio stipulati con i gestori e più sopra indicati, nella parte in cui, all’art. 4, comma 2, Durata della convenzione, prevedono che, durante lo svolgimento delle procedure per il nuovo affidamento, il gestore uscente resta comunque obbligato a proseguire la gestione del servizio nel rispetto della presente convenzione fino alla decorrenza del nuovo affidamento;
…..di dare corso all'attività rivolta a disporre i nuovi affidamenti del servizio rifiuti urbani nell'Ambito Territoriale di Modena, coerentemente alla precedente deliberazione n. 10 del 07.11.2011 con la quale l’Assemblea di questa Autorità ha verificato la non liberalizzabilità del servizio medesimo;
Se quello che appare corrisponde a verità, ci siamo trovati nella situazione paradossale in cui:
il contratto con il Gestore è scaduto
Il contratto è introvabile in quanto le ATO sono state sostituite da ATERSIR
la proroga della proroga è scaduta nel 2014
quindi un settore che ha mediamente un costo di 150 euro /ab per 711000 abitanti ( 110 milioni di euro almeno ) naviga in assenza di contratto.
Probabilmente forse ora si comprende perché la DELEGA che dal 1 Agosto è diventata formale , non è mai stata formalizzata , in quanto formalizzare una delega con un Gestore DELEGATO, privo di un contratto, ma in proroga fino al 2014 , e con contratto scaduto ad oggi , non era in termini giuridici, la migliore delle opzioni, e diventa difficile ora con la DELEGA FORMALE, obbligatoria dal 1 Agosto, intravedere un rapporto giuridico corretto senza CONTRATTO .
Ma il 1 Agosto 2016 , con il DGR 1238, la Regione Emilia Romagna corre ai ripari e modifica l’impaginazione del db Orso , il "COMPILATORE" diventa il "COMPILATORE / REFERENTE", viene quindi ad essere sdoppiata la figura , il funzionario comunale viene ad essere sollevato da una ingrata responsabilità che gli veniva caricata sulle spalle, in pratica con quella password a suo nome diventava prima del 1 Agosto , il responsabile di tutto quello che accadeva nel Comune in materia rifiuti, senza esserne a conoscenza.
Da quel giorno il compilatore può essere anche una persona esterna al Comune ( ad es il Delegato Gestore ) ed il referente invece viene ad essere sgravato di ogni responsabilità.
IL NUOVO ORSO dal 1 agosto DGR 1238:
α) RILEVAZIONE ANNUALE (Finestra di inserimento 15 gennaio – 30 aprile)
Le seguenti tabelle riportano il dettaglio delle singole informazioni previste nel Modulo Comuni di O.R.So. richieste nella rilevazione annuale. a1 - SEZIONE DATI GENERALI (O: obbligatorio – F: facoltativo) e nel DB trasparenza ai fini della comunicazione con i cittadini
Ma il DGR dice una cosa in più questa volta , afferma che il COMUNE è responsabile della veridicità dei dati inseriti, cioè la Regione stabilisce in una delibera di Giunta Agostana che il responsabile dei dati è il COMUNE, a differenza della legge 2317/2009 che rimetteva tutto nel Comune o nel suo delegato, ( anche se non veniva delegato formalmente) quindi dovrà essere in grado, il Comune , di verificare se i dati sono congrui , e per questo sono iniziati i corsi che la RER sta facendo ai capi-settore comunali , al fine di insegnare la basi per utilizzare il db .
Questa decisione , che riteniamo essere stata una scelta obbligata , ( non poteva essere diversamente , non si poteva in questo caso affiancare come precedentemente la solita frase : … il Comune o chi per esso , il Delegato ….) , cambia le carte in tavola , perché se dovessero apparire dati non veritieri nel db , è il Comune ad aver attestato la veridicità dei dati , e quindi si crea una responsabilità civile e penale all'interno del comune , che in questo caso è obbligato a fare vigilanza e controllo, e per farla deve avere personale istruito, cosa che non pare sia mai avvenuta .
Forse sono in contrasto la VALIDAZIONE dei dati ad opera del Gestore Delegato e la responsabilità della VERIDICITÀ’ dei dati inseriti ad opera del Comune.
Questa continua rincorsa alla normalizzazione giuridica , i vuoti lasciati con attori delegati senza delega , compilatori che non sapevano neppure di essere tali, password segretate conosciute spesso solo dal delegato , informazioni generiche sulle modulistiche che i compilatori affermano di non conoscere, ha spalancato agli occhi increduli degli spettatori , soprattutto dei consiglieri comunali, una situazione perdurante di ruoli che la Regione ha cercato di tenere insieme con tutti i mezzi , senza riuscirvi naturalmente , in quanto i diversi ruoli e le diverse aspettative della gestione dei rifiuti, rendono incompatibile tale connubio.
La scarsa applicazione dei cardini legislativi in materia, EFFICIENZA, EFFICACIA, ECONOMICITÀ, TRASPARENZA , ha di fatto creato la situazione attuale, portandoci al livello di essere il maggior produttore di rifiuti in Italia, con quei 665 kg/ab , in violazione delle norme cardine della 152/06 , soprattutto l’art 179, priorità , e non può essere diversamente, perché il ruolo della Regione non è stato SUPER PARTES, bensì INTRA PARTES , in quanto controllando politicamente la gestione dei rifiuti , ha avuto come scelta obbligata quella di GESTIRE l’OCCUPAZIONE LAVORATIVA del DELEGATO , a scapito del benessere ambientale , della salute , e soprattutto degli obiettivi imposti dalla 152/06.
La dimostrazione di questo ,che andremo ad analizzare prossimamente , ( ASSIMILAZIONE ) è semplicemente ed infantilmente racchiusa nel fatto che per tenere in piedi il mostro creato, si è continuato a buttare ogni tipo di rifiuto nel RSU , e quindi AUMENTANDO IL RSU , in controtendenza di tutte le Regioni Italiane, da qui l’ultimo posto , a dimostrazione del fatto che il RSU è una macchina produttiva al servizio del GESTORE DELEGATO e non del CITTADINO .
Quindi, in sintesi :
la password segretata
il compilatore che non compila
il delegato senza delega
la trasparenza offuscata
sono tutte anomalie ritenute probabilmente dalla RER , marginali e formali , in un settore che vede nel sistema “produttivo “ la remunerazione , il RIFIUTO UNA RISORSA PER IL SISTEMA PRODUTTIVO NON PER IL CITTADINO , l’esatto contrario del progetto DEA MINERVA.
In pratica ci siamo incanalati in 20 anni, in un tunnel che ormai ci sta portando al collasso , e per non collassare il primo scalino da compiere è la CONOSCENZA insieme alla TRASPARENZA, solo in questo modo si può invertire la marcia.
Ma da subito .
Castelvetro5stelle