All’ Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna. Assessore Paola Gazzolo assterr@regione.emilia-romagna.it Al Servizio Giuridico dell’Ambiente, Rifiuti Bonifica Siti Contaminati e Servizi Pubblici Ambientali VIALE DELLA FIERA, 8 BOLOGNA Al Responsabile : GOVONI CRISTINA ServRifiuti@regione.emilia-romagna.it
Oggetto :
Sistema rifiuti in Regione Emilia Romagna , in seguito alla segnalazione UE al Governo Italiano di un probabile procedimento di infrazione dovuto alla normativa 154/2016 definito collegato 41, nella quale si escludono SFALCI , POTATURE E UMIDO dalla RD e dai RIFIUTI , in netta difformità dai restanti Paesi membri , ed il parere possibilista degli organi di controllo in Regione Emilia Romagna in materia di rifiuti, AGENZIA dei Comuni ATERSIR .
In seguito alla recente risposta in sede Comunitaria della Commissione preposta che allego nella quale l’art 41 ,definito ormai COLLEGATO 41 , è stato ritenuto in palese violazione delle norme citate dal Commissario, e al quale il Governo Italiano dovrà rispondere , e quindi adeguarsi alla esclusione del 40% della Rd in Regione Er , con un provvedimento sanzionatorio , o rivedere la norma 154 abrogando tale articolo 41, o riscrivendolo . Allego interrogazione :
Interrogazione presentata in data 11 novembre 2016 da Dario Tamburrano (co-firmata da Evi, Borrelli e Castaldo) Oggetto: Trattamento rifiuti biodegradabili di giardini e parchi («sfalci e potature») La definizione di rifiuto organico figura nella direttiva 2008/98. All'articolo 3(4) i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi («sfalci e potature») sono inclusi nella definizione e come prescrive l'articolo 7 non possono essere esclusi da tale ambito. In Italia, il decreto legislativo 205 del 3 dicembre 2010, che recepisce la direttiva, integra la normativa ambientale di riferimento (decreto legislativo 152/06) e include coerentemente «sfalci e potature» nella definizione di rifiuto organico. Lo scorso 28 luglio 2016 è stata adottata la legge 154, che modifica varie disposizioni normative esistenti tra cui anche il decreto legislativo 152/06. All'articolo 41 essa modifica lo status quo esistente e ricomprende anche «sfalci e potature» tra i materiali da escludere dalla definizione di rifiuto. Di conseguenza, a partire dal 25 agosto 2016 e solo in Italia, «sfalci e potature» potranno non essere più considerati rifiuti organici e quindi potranno essere destinati a usi che la direttiva 2008/98 proibirebbe. Considerato quanto sopra esposto, la Commissione, alla luce della direttiva, ritiene plausibile che rifiuti di parchi e giardini come sfalci e potature possano essere esclusi dall'ambito di applicazione delle norme sui rifiuti? In caso di risposta negativa come intende essa intervenire per riportare coerenza normativa?
Allego risposta:
Risposta di Karmenu Vella a nome della Commissione in data 21 dicembre 2016 Ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 4, della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti (di seguito “la direttiva”), la definizione di “rifiuto organico” include i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi. La Commissione ritiene che gli sfalci e le potature rientrino in tale definizione se provengono da giardini e parchi e pertanto dovrebbero essere oggetto di una corretta gestione dei rifiuti, in linea con gli obiettivi di cui all’articolo 4 e all’articolo 13 della direttiva. L’assenza di un controllo adeguato ed efficace su questo tipo di rifiuti sarebbe in contrasto con le disposizioni della direttiva. La Commissione solleverà la questione con le autorità italiane competenti.
In seguito al parere possibilista in merito alla esclusione di Sfalci e Potature, e Umido ( 39% del totale della Rd in RER pubblicato sul sito ARPAe 2016 riferito al 2015 ) ad opera dei funzionari ATERSIR , intravedendo, con la sopracitata modifica , un utilizzo migliorativo rispetto all’attuale, in quanto viene ad essere ipotizzata la possibilità dell’utilizzo di tale materia, sfalci potature e umido , come mezzo combustibile ( BIOMASSA ) al fine di riscaldare case o scuole o essere il terreno di coltura di processi in anaerobiosi ,nettamente migliorativi rispetto all’attuale utilizzo . In seguito al fatto che viene vista favorevolmente questa strada intrapresa, in netta difformità dalla restante Europa , in quanto verrebbe favorita una digestione anaerobia a scapito della aerobia ( presenti sul suolo della RER 21 impianti per il trattamento dei presenti materiali , di cui 6 da digestione anaerobia e 15 aerobia , dato ARPAE 2016 ). In base alla pubblicazione dei dati ARPAe 2015 e 2016 , dai quali si evince che per quanto riguarda l’umido, il 70% viene destinato immediatamente alla produzione di compost, e il 30% successivamente dopo altri passaggi, per un totale di recupero a digestione aerobia del 93%) mentre per sfalci e potature il 43% è destinato al compostaggio e il 51% per altri recuperi energetici , con dati di produzione annua di 170.000 ton di compost. Dato che sul suolo della Regione Emilia Romagna , località S Agata è in previsione un impianto a digestione anaerobia da 130000 ton come affermato sia da ATERSIR che da HERA . Visto che la produzione di Umido , Sfalci e Potature, per la provincia di Modena è di 100.000 ton , e in Provincia di Nonantola è presente un sito di compostaggio denominato S.A.R.A., ampliato nella sua produzione a 25000 ton . Sono a chiedere alla Vostra cortesia i seguenti chiarimenti in quanto consigliere in un Comune , Castelvetro , che ha prodotto 1430 ton di sfalci e potature nel 2015, che sono terminati prevalentemente alla P.E.A di Sassuolo, al fine di comprendere la posizione della Regione Emilia Romagna in merito al recupero di sfalci potature e umido, e capire se la RD in questione nel mio Comune , dato che non vi sono cifre di riferimento , è destinata, e in che quantità, alla produzione di compost o di energia da combustione o fermentazione . A) Se la Regione Emilia Romagna intende recuperare energia termoelettrica da sfalci, potature e umido, invertendo la destinazione fino ad oggi rappresentata sul sito ARPAe della RER, che vede tali materiali essere destinati prevalentemente alla produzione di compost, ( 170000 ton ) in linea con i dettati europei , e solo in minima parte destinati al recupero energetico ( pellets o altro ) . B) Se la Regione Emilia Romagna è favorevole con il collegato 41 ( legge 154/2016 ) alla esclusione di sfalci potature e umido dalla RD e dai Rifiuti , in contrapposizione al restante utilizzo Europeo, ed è convinta che il suo utilizzo come combustibile corrisponda ad un vantaggio sia in termini ecologici che di miglior utilizzo . C) Se la Regione Emilia Romagna predilige tramite il Delegato Gestore e gli Enti di controllo , ATERSIR , di ridurre o trasformare i siti di compostaggio , in digestori anaerobici al fine di ricavarne energia, abbandonando tale metodica e riducendone i quantitativi . D) Se intende la Regione Emilia Romagna farsi promotore della modifica del collegato 41 con le Associazioni di categoria , al fine di mantenere nella Rd tali materiali , per non trasferirli completamente in digestori anaerobi , o se invece accetta la modifica del presente collegato e ha già deciso di realizzare sul suo suolo tali impianti ,in una Regione che ha superato tutti i limiti emissivi imposti dalla UE. E) Se la Regione Emilia Romagna concorda con il pensiero di ATERSIR, in merito ad un notevole vantaggio energetico per l’utilizzo di questa importante quota di RD come digestato in anaerobiosi , spostando l’asse di recupero dall’aerobia alla anaerobia , ricavandone un compost solo dopo la fermentazione anaerobia . F) Se la Regione Emilia Romagna ritiene tale impostazione progettuale in merito a sfalci potature e umido con il collegato 41 attuale , in linea con i dettati della famosa legge regionale 51/2011 a tutela dell’ambiente e delle colture tipiche della Regione . G) Visto gli importanti risultati ottenuti in Regione , e pubblicati sul Report Arpae 2016 in merito alla produzione di compost , nella quale produzione , la digestione aerobia gioca un ruolo preponderante rispetto la anaerobia , dato ARPAe 2016, non si riesce a comprendere la motivazione di una scelta in anaerobiosi di ATERSIR , e chiedo alla Vostra attenzione una delucidazione in merito, o se la stessa presa di posizione è ininfluente con le Vostre decisioni in merito . H) Se la Regione Emilia Romagna ha già espresso alla Agenzia di controllo Regionale dei Comuni ( ATERSIR) il parere, e formalizzato l’incarico, di esprimere un giudizio in merito al richiamo UE in sede di esame Ministeriale del collegato 41 I) Se la Regione Emilia Romagna ha già informato i cittadini per tramite dei Comuni e Enti di controllo, del diverso approccio al recupero di tale quota di Rd , con la realizzazione di digestori anaerobi sul suolo della RER , in contrapposizione alla digestione aerobia fino ad ora presente ( 15 aerobi e 6 anaerobi ) J) Se è intenzione della Regione utilizzare la tecnica della PIROGASSIFICAZIONE sui materiali sfalci e potature al fine di produrre energia elettrica. K) Se il collegato 41 modificato è in linea con il progetto COMPOSTAGGIO di PROSSIMITA’ che la Regione ha istituito ,non permettendo ai Comuni di superare la soglia di 130 ton/anno di sfalci potature e umido che corrisponde ad un 1% del totale. L) Se la Regione Emilia e Romagna è al corrente che la digestione anaerobia ha sempre un impatto ambientale negativo per i residenti . M) Se non ritiene che in alternativa a scelte di tipo energetico su tale materia sarebbe utile avere 1500 siti di compostaggio ( invece dei 15) sparsi sul territorio regionale al fine di recuperare fertilizzante per una pianura che ha visto con gli anni delegare alla chimica la fertilizzazione dei terreni . N) Se andando alla esclusione di tale quota dalla RD, non ritiene che si vada ad abbassare ulteriormente la percentuale della RD stessa che ora ,con una assimilazione elevatissima raggiunge il 60% ( art 205 della 152/06 al 65% al 2012 ) ma escludendo il 40% sfalci, potature e umido potrebbe portarci a livelli inferiori al 40% ( livelli del 2009 ) obbligandoci alla sanzione del 20% ..
Porgendovi un sentito ringraziamento per l’attenzione, resto in attesa di un Vostro chiarimento in merito , Al fine di chiarire anche a voce le mie preoccupazioni in qualità di Consigliere sono disponibile anche ad un incontro presso la Vostra sede nel caso lo riteneste opportuno . Consigliere m5s Comune di Castelvetro Dott Monfredini Roberto