Uno, due, tre………………otto
GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Questo giorno lunedì 01 del mese di agosto dell' anno 2016 si è riunita nella residenza di via Aldo Moro, 52 BOLOGNA per deliberare :. “IL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE: CONTENUTI, FREQUENZE E MODALITÀ DI COMPILAZIONE DELLE BANCHE DATI RELATIVE ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E SPECIALI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA.”
La data insolita , il Primo Agosto , la tempistica insolita, dopo il Piano Regionale dei Rifiuti, partorito a Giugno 2016 , un solo mese prima, senza entrare nel merito della delibera ,solo queste due cose apparivano strane, molto strane anche ad un profano . Ricapitolando la storia ha inizio quando la Regione ER decide di chiedere alla Regione Lombardia se può utilizzare, per favore , il database O.R.so che le stessa ha creato insieme alla Regione Veneto , le viene concesso nel 2009 e in seguito a questa cessione , redige le norme per la sua applicazione , il testo 2317/2009 ,con i suoi allegati ,e da allora lo utilizza con le regole che in esso si è data ,ma decide di blindarlo fin da allora , solo per gli addetti ai lavori, con password secretate e dialogo inter istituzionale, incomprensibile come scelta , intendendo per trasparenza il report annuale di ARPA , che altro non è che l’elaborazione dati Orso, e la STATISTICA , come tutti sanno ,soprattutto i politici , non è TRASPARENZA. Forse per gli accessi atti , forse per qualche articolo di giornale , o forse per il semplice fato ,il 1 agosto 2016 , la Giunta si riunisce ed elabora questo testo, 1238 , che proviamo semplicemente a leggere tra le righe . Ricordo che tutto il testo legislativo sui rifiuti, la parte IV della 152/06 ha come cardine la tutela dell’ambiente e della salute, e nasce in virtù di questo , e ha quattro obiettivi di cui il primo è la TRASPARENZA , seguiti da economicità , efficienza , efficacia , ripresi poi dall’accordo ANCI CONAI. Da quando abbiamo iniziato a fare accesso atti in merito ,il primo ostacolo è stato la completa impreparazione del personale comunale , da questo si comprende benissimo la decisione delle Amministrazioni di delegare con un alternarsi di risposte : da non so cosa è ORSO , a adesso chiedo a HERA , adesso chiedo a ATERSIR , non compilo io , mi chiede cose che non posso sapere , è questo foglio di EXCELL , io non ho mai compilato , aveva il delegato la DELEGA , prima era possibile non delegare , etcc .
Nella prima pagina del database figurava fino al primo Agosto il nome del COMPILATORE come caposettore comunale ,ma che di fatto non compilava in quanto la password secretata era anche ceduta al DELEGATO dalla Regione , in pratica si verifica che una Azienda privata , il DELEGATO ,inserisce i dati nel database di ogni Comune, e alla fine della prima parte del DB si materializzano poi le voci di costo per i servizi con il dettaglio delle voci ed il computo totale, che verrà poi successivamente utilizzato per redigere il PEF , piano economico finanziario ,che dovrà poi essere approvato e votato annualmente in ogni Consiglio Comunale. Senza voler entrare troppo in dettaglio , per cose già scritte in precedenza, veniamo a conoscenza della completa impreparazione del caposettore comunale , quindi un ruolo di COMPILATORE inesistente o non veritiero , la DELEGA che diventa FORMALE, cioè firmata, solo da Febbraio 2016, lasciando il vuoto in merito negli anni dal 2009 al 2016, la mancanza di mezzo DB compilata nelle sue voci di RISTORNO CONAI , la Password secretata , non sono state altro che una miscela di omissioni a nostro avviso gravissime, che abbiamo visto essere riprese nel DGR 1238 , ma come è andata a finire poi ???.
La Regione ER con questo DGR 1238 mette mano alla legislazione e per prima cosa annulla la 2317/2009 , la sostituisce con la 1238 , lasciando un articolo base insignificante , e mette mano al ruolo del compilatore creando di fatto la figura del REFERENTE , quindi il caposettore comunale ,affiancato dal COMPILATORE , in pratica il DELEGATO ( HERA IREN GEOVEST AIMAG ) , quindi diversifica i due ruoli ,cosa che prima non avveniva , poi inserisce l’obbligo della DELEGA FORMALE , quando prima questa delega formale era scritta solo nell’accordo ANCI CONAI , PREVIA NULLITA’ degli atti , ma appare evidente che un rapporto tra ENTE PUBBLICO E SOCIETA’ PRIVATA, non può avvenire senza una delega formale come è stata in gran parte fino al 1 Agosto 2016. Leggendo queste modifiche si potrebbe pensare ad una presa di posizione chiara e netta , si cambia strada , ma è solo un fuoco di paglia, anzi . Viene si responsabilizzato il Comune in quanto diventa ora il responsabile della veridicità dei dati inseriti , e per questo la Regione ora corre a realizzare i corsi per i capisettore al fine di formarli quel pochino necessario per non fare brutte figure, in quanto con questa modifica il caposettore comunale è tenuto a rispondere come REFERENTE ad una qualsiasi domanda posta al Comune in merito da un Consigliere o da un cittadino , cosa impossibile prima , in quanto la risposta era sempre la stessa , chiedo ad ATERSIR. . Ma il fuoco di paglia si manifesta quando invece di decidere di compilare le 35 pagine vuote del DB Orso relative al RISTORNO anci conai , che sono le voci che maggiormente interessano i cittadini e testimoniano la buona raccolta differenziata nel Comune , il ristorno cumulativo ,in pratica il dialogo con il cittadino, al fine di fare leva sullo stesso con i dati di raccolta , decide di soprassedere e passare oltre , blindando ancora maggiormente il DB ,mettendo le voci di costo ,che fino ad ora abbiamo trovato alla fine della prima parte del DB ,e che sono state utilizzate per realizzare il PEF , dentro la norma 754 del 2012 una norma di 5 anni fa , e quindi eliminandole di fatto dalla visione, anche di un consigliere in quanto F, cioè FACOLTATIVE.
In poche parole sparisce il 2317 sostituito con l’1238 , vengono normalizzati legalmente i rapporti tra gli attori in seguito alla grave carenza precedente , COMPILATORE REFERENTE E DELEGA, in quanto le norme di convivenza sono stabilite al di là del settore rifiuti , ma si decide di BLINDARE I DATI relativi ai costi e non si tocca minimamente la seconda parte del DB , quella dei RISTORNI.
Il messaggio che lancia la Regione appare chiaro , inequivocabile , in una Regione che ci vede all’ultimo posto in Italia come quantità di rifiuti /ab ,657 kg/ab dato ARPA , fonte ISPRA , che ha solo quattro comuni ricicloni ,ultimo posto in Italia , fonte Legambiente , la credibilità in primis dovrebbe passare dalla TRASPARENZA , ma non accade. In un settore che ha commissioni parlamentari ad oc sulle ECOMAFIE , che spesso vede le autorità giudiziarie lavorare a tempo pieno ,( senza nessun riferimento ) , che l’EUROPA ci impone dal 2006 la trasparenza come cardine ,ci si chiede per quale motivo la Regione ER blinda il settore dei rifiuti , in una Regione che non ha raggiunto gli obiettivi dell’art 205 , minimi RD al 65% al 2012, che non applica l’art 219 bis , VUOTO A RENDERE, in tutta EUROPA presente da anni, ma che ha 8 INCENERITORI funzionanti , e che vede spesso gli stessi Gestori occuparsi sia della raccolta che dello smaltimento.
Appare in linea questo sistema di legiferare con il muro di TRUMP e il Messico , la Regione alza un muro , in un settore nel quale dovrebbe rispondere invece ai cittadini della situazione fallimentare eliminando qualsiasi difesa, e abbassando qualsiasi ostacolo alla comprensione . Ma viene da chiedersi perché di tutto questo, visto che ha messo le voci dei costi facoltative nel DB Orso , che non ha obbligato i gestori a compilare le 35 pagine del ristorno CONAI , che ha deciso di spostare tali costi in un testo legislativo del 2012 , senza che vi si possa per ora intravedere la trasparenza , che ha pensato di portare un PEF nei Comuni fatto di due paginette di excel due giorni prima per essere votati dai consigli comunali con la nuova tariffa TaRi a fine Marzo ,che ha deciso di non comunicare i prezzi delle materie recuperate , di non comunicare quanta RD è stata incenerita , quanti sono stati i ricavi energetici, quanto i gestori delegati incassano dal CONAI, e in percentuale quanto viene stornato ai COMUNI al fine di valutare EFFICIENZA ED ECONOMICITA’ , quale è stato il vero ruolo della RD su 260000 ton in Provincia di Modena , quanta plastica è stata recuperata, non energeticamente, ma come prodotto .
Concludendo , la scelta della DELEGA FORMALE , e del COMPILATORE REFERENTE erano scelte OBBLIGATE , in quanto esiste il codice civile e il TUEL , e la REGIONE non poteva esimersi dall’intervenire , diversa cosa invece per la scelta di mettere come voce FACOLTATIVA quella dei dati relativi ai costi , questa è stata una scelta che in linea con le due voci precedenti avrebbe dovuto vederla come OBBLIGATORIA , con le specifiche MIGLIORATIVE rispetto alla compilazione precedente del 2317/2009. Ad osservare il ruolo degli attori che ruotano attorno ai rifiuti , gli stessi appaiono sempre più una RISORSA ,ma non certo per i cittadini , lo dimostra invece che sono una risorsa il progetto DEA MINERVA , ed il Comune appare sempre più un ENTE GIURIDICO indispensabile di nome ma non di fatto , utilizzato per una applicazione all’ITALIANA o all’Emiliana , di un dlgs ,152/06 , importantissimo , ma adeguato al nostro territorio ed ai rapporti con la politica . E’ certo che BLINDARE un settore che da oltre 10 anni ci ha portato ad essere gli ultimi in Italia , 657 kg /ab , vuol dire aver violato l’art 179 ,primo art della 152/06 , e appare quasi infantile , in quanto la strada della conoscenza non si può arrestare con alcuni articoli casarecci . Se la Regione avesse voluto invece dimostrare di cambiare strada avrebbe potuto :
a ) realizzare un DB ORSO parallelo , accessibile a tutti da casa, differito di un mese a quello operativo secretato , nel rispetto dei dettati legislativi della 152/06
b) mettere tutte le voci RISTORNO CONAI obbligatorie nel DB con le singole materie , i quantitativi , i prezzi strappati sul mercato , il tasso vero di riciclaggio , le ton di materia recuperata a prodotto , il costo energetico per il recupero , la CO2 risparmiata , le aziende di recupero e la distanza , il contributo incassato dal mercato libero e da quello dei consorzi , i prezzi strappati sul mercato e stornati ai Comuni etcc
c) mettere i costi relativi ai servizi come voce obbligatoria , in modo che sul PEF sia presentato un elenco dei costi mensili che il singolo Comune sostiene al fine di valutare la Economicità e la Efficienza del Sistema, migliorando il sistema e valutandone le criticità e mettendo in luce le inefficienze del sistema rifiuti, per agire a monte sull’art 179 , la PREVENZIONE DEI RIFIUTI ,articolo che riguarda le PRIORITA’.
d) Per una Regione che ha fallito gli obiettivi in materia di Rifiuti , la Trasparenza diventa l’unico sistema per darsi una credibilità in materia , la blindatura del SISTEMA RIFIUTI invece affossa definitivamente qualsiasi barlume di speranza e opacizza anche le buone volontà..
Calcolando che il costo medio per un Comune in materia di rifiuti si aggira con la TARI sui 150- 180 euro/abit e calcolando che Modena e Provincia ha una popolazione di 711000 ab, si fa presto a fare il calcolo della movimentazione economica che ruota ogni anno attorno a questo sistema di tariffe, e diventa di difficile comprensione la blindatura di un sistema rifiuti che è diventato per paradosso uno dei meno efficienti in assoluto in Italia , se non vogliamo mettere come Efficienza la presenza degli inceneritori funzionanti, e da non dimenticare che stiamo parlando di RIFIUTI , e non di RICERCA DI NEUTRINI , di BOSONI, o di ACCELERATORI di PARTICELLE . E’ certo che dopo la SCOPERTA del 1238 nulla sarà più come prima, la Regione aveva una grande possibilità prima del 1 Agosto , ma non ha saputo sfruttarla .
Castelvetro5stelle