E’ rispettata la legge in materia quando si aggiungono i rifiuti industriali a quelli urbani senza rispettare il regolamento Comunale di Castelvetro e le legislazioni in materia sia regionali che nazionali.
“Non possono essere di norma assimilati ai rifiuti urbani i rifiuti che si formano nelle aree produttive, compresi i magazzini di materie prime e di prodotti finiti, salvo i rifiuti prodotti negli uffici, nelle mense, negli spacci, nei bar e nei locali al servizio dei lavoratori o comunque aperti al pubblico;” L’ASSIMILAZIONE (dal latino assimilare o assimilare ossia "rendere simile" che deriva da simĭlis cioè "simile") nel nostro caso al RSU, Rifiuto Solido Urbano , è possibile esclusivamente rispettando le normative della UE , dello Stato Italiano e della RER che trovate in fondo.
Il database Orso , nasce nel 2009 , entra in funzione nel 2010 a pieno regime , e il regolamento Comunale dei rifiuti , tra i quali l’assimilazione , è dello stesso anno :
a Castelvetro operano 26 aziende in regime di MUD inserite nelle tabelle Comunali assimilati.
La legislazione della ASSIMILAZIONE vede nel rifiuto industriale la possibilità di essere equiparato o assimilato al RSU solo qualora abbia certe caratteristiche QUALI – QUANTITATIVE , vengono fissate tabelle , normative , ma il quadro legislativo europeo non viene ad essere modificato , e restano in vigore l’art 195-198-205, compreso l’ultima modifica : lo STANDARD del 2017 della RER .
L’ Europa fissava dei limiti minimi per il 2012 del 65% di RD ,del 73% al 2020, pena una sanzione del 20% a carico di quei comuni che non raggiungevano quei limiti imposti .
Se si osserva i dati di Castelvetro nel 2009 il dato di RD è del 41 % con 495 t di assimilati , che, calcolando le 26 aziende è il massimo consentito da regolamento; nel 2010 il dato è sovrapponibile; cambia invece nel 2011 con 1127 t , ma fa il balzo nel 2012 , 2014 , 2015 , con quasi 3000 t di assimilati in pratica il 50% del totale di RD del Comune .
Non solo il dato degli ASSIMILATI stride con la realtà , ma è pure il computo totale dei rifiuti che passa da 6000 t nel 2009 a oltre 8000 ton nel 2015.. un aumento strabiliante se si pensa che in questi 6 anni l’economia in crisi ha ridotto i quantitativi di rifiuti e l’ indice demografico è rimasto stabile nel nostro territorio!!!
Come invece si evince dalla tabella si sono inseriti VOLUTAMENTE dei dati industriali nel COMPUTO del RSU , dati che erano nelle possibilità anche del 2009 , ma che non venivano inseriti per il rispetto delle leggi in materia .
Osservando ad es il dato del 2014 : su 4862 ton totali 2979 ton sono date da assimilati. La differenza porta a 1883 ton di rd.
Se a queste togliessimo gli SFALCI E POTATURE che normalmente sono 1400 ton a Castelvetro , (non ancora possibile in quanto il collegato ambientale approvato a Luglio 2016 è rimasto ancora nel vago ) resterebbero 400 ton. Calcolando il tasso di riciclaggio del 51% risulterebbero 200 ton /anno realmente recuperate.
Dalla tabella e dai dati che sono pubblici , allegato A della 2317 /2009 e sul sito REPORT ARPAe Er , o ricavati con accesso atti , emerge chiaramente che la Rd è identica o forse peggiore di quella del 2009 ( 41% ) , (evidente per la crisi economica e il calo dei rifiuti).
Il Comune si è adeguato ai minimi UE della 152/06 esclusivamente per non incorrere in sanzioni , inserendo rifiuti ASSIMILATI che non passano dall'isola ecologica o dal cassonetto , ma è la stessa industria che li porta alle aziende di recupero e trasformazione , al comune arriva solo una modulistica fiscale, VIOLANDO il REGOLAMENTO COMUNALE che non è altro che un regolamento nazionale ,regionale, applicato per tutti i Comuni .
La lettura della tabella sopra riportata evidenzia chiaramente che il Comune ha volutamente inserito il RIFIUTO INDUSTRIALE nel computo della RD violando il proprio regolamento Comunale e, di fatto, delegando al rifiuto industriale il compito di legittimare l’operato della Amministrazione fornendo sui media il dato statistico del 75% di RD (irreale) .
Non tutti i Comuni hanno avuto questo approccio alla assimilazione !! Per ora ne abbiamo trovato solo un altro , su 6 esaminati.
Ad esempio Modena ha solo 300 ton di plastica assimilata contro le 329 ton di Castelvetro ,ma noi abbiamo 11000 abitanti!!
Altri Comuni hanno optato per non inserire gli assimilati nella tabella di ORSO. Ad esempio Spilamberto ha una assimilazione minima vicina al7-8%, ma questo dipende dalla volontà di rispettare il regolamento Comunale con le direttive e leggi Comunitarie .
Una RD del 40% ci porta ad avere un 60% di RID che termina nell'inceneritore , alla quale si associa un 51% del 40% come minimo ,che termina nell'inceneritore per un totale dell’80% del RSU che viene incenerito con i problemi che lo studio Moniter ha evidenziato sulla salute .
Se a questo associamo gli elevati costi che i cittadini si sobbarcano per la RD (50% del totale dei costi , ad esempio Castelvetro spende 600.000 euro per la RID e 600.000 euro per la RD) possiamo pensare che l’accordo ANCI CONAI , la filiera dei Consorzi, tutto il meccanismo sia saltato completamente.
Nell'accordo ANCI-CONAI si parla di ECONIMICITA’, ed è in questa ottica che occorre leggere la grande contraddizione che emerge.
Il cittadino infatti si sobbarca dei costi di RD , per una percentuale minima di RD da RSU vera in quanto il dato finale è falsato dalla introduzione degli ASSIMILATI anche se viene dichiarato che l’inserimento è solo a fini statistici.
L' inserimento del 50% degli ASSIMILATI nel sistema fa completamente saltare la ECONOMICITÀ’ della filiera nell'accordo portando a cifre stratosferiche una MPS di vetro o plastica , in quanto il cittadino paga una TARI riferita ad una percentuale di RD reale del 40% con un tasso di riciclaggio del 51 % su 40 che porta la RD al 20 ( riciclo ) .
Su questa piccola percentuale occorre calcolare i costi di produzione di una MPS di plastica, vetro, legno, carta, ferro , ed in questo modo salta completamente la economicità di tutta la filiera, ed è per questo che l’Europa fin dal 2006 ha fissato i minimi annui di RD.
In questo caso ad essere tradito è il cittadino che riceve un dato falsato nel suo Comune di virtuosismo, creando nell'immaginario collettivo una concezione di funzionalità ( il RSU è solo quello civile o quello assimilato al civile quali quantitativamente ) quando nei fatti invece la RD vera è ferma al 2009 o forse 2 punti sotto , con molti aspetti del TASSO DI RICICLAGGIO ANCORA da esplorare ma che appureremo nei prossimi mesi in tutta la Regione , non solo a Castelvetro .
Dal regolamento Comunale di Castelvetro :
"...In ogni caso non si considera assimilato il rifiuto la cui produzione supera il limite massimo di 12 tonnellate per anno…"
Le norme in materia :
DGR 1238 /2016 del 1 agosto 2016 modifica ORSO RER 2317/2009 e allegato A La 152/06 all’art 205 impone i limiti minimi di RD da raggiungere che sono del 65% al 2012 e del 73% al 2020.
Il Decreto del Ministero dell’Ambiente in materia RD del 26 Maggio 2016 definisce le modalità di attuazione e di calcolo della RD facendo riferimento alla 152/06 art 198 comma 2 lettera g :
L’art 198 comma 2 lettera g della 152/06 fa riferimento alla ASSIMILAZIONE ai RSU, ,rifiuti solidi urbani , di cui all’art 195 comma 2 lettera E.
L’art 195 coma 2 lettera E della 152/06 fa riferimento in materia di ASSIMILAZIONE :;
L’art 205 della 152/06 imponeva la scaletta delle percentuali di raccolta differenziataIn merito alla normativa di Dicembre 2016: n.9 del 11.01.2017 periodico (Parte Seconda) della Regione Emilia-Romagna ,
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13 DICEMBRE 2016, N. 2218Ancora il metodo STANDARD 2017 della RER ( pag 2 STANDARD) ribadisce la legislazione iniziale che: ----- o come rifiuti assimilati agli urbani in base ad esplicita previsione dei singoli regolamenti comunali ai sensi dell’art. 198, comma 2, lettera g..."
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