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DISCIPLINARE DI GARA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE RIFIUTI URBANI

dal profilo FB di Alberto Zolezzi

DISCIPLINARE DI GARA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE RIFIUTI URBANI

Nella quasi totalità dei Comuni italiani il servizio di gestione dei rifiuti urbani viene assegnato ad imprese private tramite gara d'appalto. Quello che molti non sanno è che il Comune puo' fissare tramite il capitolato di gara delle condizioni ben precise che permettano di indirizzare la scelta dell' azienda che svolgerà il servizio verso scelte più vantaggiose per l'ambiente e che consentano di premiare quegli utenti, siano essi privati o imprese, che producono meno rifiuti o che differenziano nel modo corretto consentendo al gestore di massimizzare i ricavi dalla vendita di materie prime riciclabili. Il capitolato di gara assegna il servizio di gestione dei rifiuti per molti anni: minimo 5, ma spesso molti di più, per questo e' importante. Dal capitolato di gara, che stabilisce i requisiti del servizio, dipende non solo quanto pagheranno i cittadini di TARI, ma anche il livello del servizio che verrà loro offerto in cambio. Il disciplinare di gara "tipo" che ho realizzato insieme ai miei collaboratori si sorregge su alcuni concetti fondamentali: prima di tutto il controllo sull' operato del gestore, che è uno dei pilastri che sorreggono il lavoro fatto e lo differenziano dagli attuali. E' poi necessario risolvere anche il conflitto d'interesse fra prevenzione, raccolta e smaltimento, infatti nessun gestore che sia anche proprietario di impianti di smaltimento come discariche o inceneritori avrà interesse a ottimizzare la raccolta. Dal punto di vista ambientale il capitolato permette, fra l'altro, di selezionare le aziende che mettono a disposizione degli utenti un sistema di pesatura e di tracciamento che permetta non solo di identificare il produttore iniziale dei rifiuti, ma anche di conoscere esattamente il loro peso senza ricorrere come si fa oggi a stime e correttivi che, in quanto tali e percio' inesatti, non permettono di applicare una vera tariffazione puntuale e dunque motivare gli utenti a fare meglio. La prevenzione poi deve procedere su un binario parallelo ma non deve mai essere confusa con la gestione dei rifiuti e pertanto non deve rientrare nel capitolato di gara ma deve rimanere di competenza diretta delle amministrazioni locali attraverso la stesura di piani di prevenzione d'ambito. Ricordiamo che oltre alla prevenzione anche la raccolta può essere organizzata dai Comuni ex art 112 del TUEL e recente sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso del gestore Mantova ambiente contro il comune di Rodigo (MN) che ha visto prevalere quest’ultimo dove la gestione autonoma della raccolta consente una spesa del 40% inferiore a quella in vigore durante la gestione di Mantova ambiente (ramo ambientale di TEA, società partecipata di 63 comuni della provincia di Mantova con socio privato). Anche nel Consorzio Contarina (pubblico e in house per oltre 550mila persone città di Treviso compresa) si sono ottenuti risultati nettamente superiori in termini ambientali, economici e occupazionali rispetto a qualsiasi gestione mista, fra cui segnaliamo il PEF procapite di 111 euro a persona anche in città a Treviso (contro i 214 per esempio in città a Mantova dove il gestore è "MISTO").

Vogliamo mettere questo lavoro a disposizione non solo di tutti i gruppi consiliari e di tutti gli attivisti del M5S, ma anche di quelle amministrazioni virtuose che volessero uscire dal cappio delle società partecipate miste pubbliche-private per riappropriarsi del proprio territorio attraverso il controllo di una funzione fondamentale come la gestione dei rifiuti. Non è una "posizione" né un dogma, nasce dalla necessità di proporre un capitolato per alcuni comuni della provincia di Mantova e contiene adattamenti ad altre realtà, poi ognuno deve conoscere il proprio territorio e fare le opportune valutazioni e variazioni, tenendo conto che in molte aree sono in corso rinnovi di affidamento e gare nel settore dell'igiene urbana.

Althesys stima in 195mila i posti di lavoro generabili da una filiera dei rifiuti orientata al riciclo e recupero di materia. Ricordo che dallo studio economico di quest'anno è stato nuovamente evidenziato il bacino virtuoso per la gestione rifiuti fra 200 e 500 mila abitanti, Hera bocciatissima con 3,3 milioni di abitanti.

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