Dalla mia età, non certamente più verde purtroppo, ho provato il desiderio frenetico di scrivere due righe a quello che era il mio partito, il PCI, col quale preparai le grandi tele per il discorso di Berlinguer a Modena , col quale diffondevo l’Unità e facevo tesserati la domenica mattina alla sezione centro nord ,o alla Renzo Villa , col quale insegnavo e dipingere ai bambini , facevo i murales , insegnavo l’attività sportiva , o lavavo i piatti e i bicchieri anche per 12 ore nei festival provinciali e nazionali. Provo un senso di smarrimento profondo e non riesco a capacitarmi quando ascolto i vostri massimi esperti attaccare e insultare una generazione di persone che ha deciso di riempire quel vuoto lasciato nell’animo di tutti proprio da voi. E lo fanno con un movimento di ideali, proprio nella politica, riportandola , o cercando di farla tornare, nel suo alveo naturale , quel bellissimo strumento di crescita collettiva e mezzo attraverso il quale migliorare quotidianamente la democrazia e quindi la vita , qualche volta sognando pure, quindi riportando le lancette dell’orologio indietro nel tempo . Non riesco a comprendere come sia possibile, per gente di sinistra, ignorare le parole pesanti di Berlinguer quando affermava che il partito era uscito dal proprio binario , per entrare nell‘Istituzione: la partitocrazia era diventata Stato. E questa e' la radice del nostro male, dalle televisioni alle Istituzioni , fino al punto attuale, dopo tangentopoli , in cui , a causa delle Vostre scelte e alleanze , il confine tra destra e sinistra e' un sottile filamento che ha trasformato quel momento storico delle carcerazioni politiche truffaldine , in un periodo perenne di moto perpetuo . Non riesco a comprendere come sia possibile detestare ragazzi e adulti del movimento che si tagliano lo stipendio , si muovono in treno di seconda classe , che propongono riduzioni di costi e tagli di stipendi , che entrano nel merito delle cose , che studiano e propongono cercando soluzioni , che non fanno della politica un mestiere.
Non riesco a comprendere come sia possibile che quello che era il vecchio PCI, nel corso della sua evoluzione , sia diventato questo intreccio di affari , sordo e indifferente , a volte cinico e opportunista sulla pelle delle persone , ma soprattutto indifferente a questo messaggio che viene lanciato , dopo che per decenni tutti si sono riempiti la bocca di riduzioni , tagli etcc , senza mai applicarli . Non ho mai trovato il PD a fianco dei comitati di cittadini che si battono per arrestare un inceneritore , i cavatori di ghiaia , per arrestare la cementificazione , per modificare sostanzialmente la raccolta dei rifiuti , per fare della seria epidemiologia sul territorio , per bonificare i Siti di interesse nazionale , per fermare un deposito di gas , per diffondere la libertà di pensiero a mezzo stampa. Purtroppo l'ho sempre trovato al fianco della proprietà, a difendere scelte spesso dubbie di legittimità, a fianco di istituzioni che hanno fatto di delibere Pilatesche il modus operandi , difese come salvaguardia dei posti di lavoro, come se i cittadini dei comitati fossero tutti degli irresponsabili difensori del proprio giardino e non semplici padri di famiglia allarmati per lo scempio di territorio che lasceremo ai figli . Non riesco a comprendere come sia possibile che quello che era il cuore pulsante dell’attività del volontariato , il desiderio utopistico del mondo migliore , dell’eskimo e dell’Unità sotto il braccio , dello stand di Cuba o del Nicaragua , del Cile e degli Intillimani , del Che e di Fidel , sia ora uno strumento sordo e assente , nel guado, pronto solo a gestire un potere che spesso è fine a se stesso . Come non sentire il cuore e la mente onesta di quei ragazzi ? Come non comprendere che la fiamma si è accesa nuovamente , che quella fiammella che ritenevate ormai spenta era invece accesa con un lumicino, ed ora la fiammella della lanterna ha ripreso vigore? Comprendo che non si torna indietro , che le scelte sono irrevocabili e gestite da un potere ormai economico che vi attanaglia , come se lo stesso potere economico creato , si fosse trasformato in un mostro che si contorce contro il suo creatore , ma resta semplicemente il fatto che la frattura fra le origini ed il presente è immensa, il solco è un mare , le idee di allora non fanno più parte del pensiero attuale. Non resta altro che attendere fino a quando il rosso tornerà nero .
Dott. Roberto Monfredini
Consigliere M5S di Castelvetro di Modena