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Sversamenti nel Torrente Guerro di Castelvetro - Rispondiamo al Presidente del Caseificio San Silves


Egregio Presidente del Caseificio S. Silvestro Sig. Amorotti Giuseppe

L’acqua di lavaggio dei formaggi ,sversata nel torrente Guerro , non è di destra e di sinistra, non è del PD , non è del Movimento e non si candida alle elezioni .

La tutela del nostro ambiente passa attraverso il rispetto delle regole che alcune , non tante , norme in materia , ci obbligano a rispettare il territorio ,per lasciarlo ai nostri figli ,meglio di come l’abbiamo trovato.

In qualità di consigliere, se di notte ci chiamano per la puzza e il colore del torrente principale del Comune di Castelvetro , abbiamo l’obbligo morale di segnalare alle autorità competenti il fatto , altrimenti potremmo compiere un reato di omissione , e in materia ambientale, lei sa certamente, quanto ci sta a cuore l’ambiente, conoscendoci indirettamente anche per altri fatti successi in questi anni .

Ci siamo ben astenuti dal fare qualsiasi sillogismo o parallelismo tra Lei, in qualità di padre del Vice Sindaco, e la stessa Amministrazione di Castelvetro , in quanto questi sono fatti che riguardano il sistema produttivo. Le acque così sversate sono catalogate come industriali , e tale argomento deve essere incanalato nelle norme nazionali ed europee ( 152/06, 1053/2003 ) , e suo figlio in qualità di vice Sindaco , non ha nessuna responsabilità in questo, anche se ora, dovendo il Comune stesso compiere atti sanzionatori in merito , potrebbe palesarsi un conflitto di interessi fra i due ruoli , ma nessuno ha voluto specularci e siamo solidali con Amorotti figlio .

Assistendo ad una colorazione lattescente di un torrente , non le citiamo la puzza di “sisso” che abbiamo odorato in 4 , carabinieri compresi, ( il Sisso “ non è altro che la filtrazione del glomerulo renale ( urina ) o l’espulsione dello sfintere anale ( feci ) , non crediamo che in un primo momento sia la cosa migliore ,come consiglieri ,avanzare la richiesta di un colloquio con il Presidente del caseificio.

Questa è una metodologia di pensiero che non ci appartiene ma che è insita in alcune regioni del sud, riteniamo invece sia maggiormente utile analizzare il contenuto di questo materiale , che in seguito ad altri casi accaduti in Italia , viene catalogato come RIFIUTO ,in quanto il gestore se ne DISFA ( 152/06 differenza tra sottoprodotto e rifiuto art 183 e 184 ).

Crediamo esistano istituzioni che sono in grado di far rispettare la legge e permettere a quel grande patrimonio che sono i caseifici del Parmigiano Reggiano, di sopravvivere ed essere tutelati.

Lla nostra battaglia contro il cogeneratore ,era ,se ricorda ,rivolta anche alla tutela del Parmigiano quindi a difendere il suo/nostro patrimonio .

Il fatto, come lei cita , di aver “ caricato” il S Silvestro di lavorazioni provenienti da un altro caseificio , rientra in quella che è la programmazione aziendale , di cui lei è il solo responsabile e deve obbligatoriamente sapere se la sua azienda è in grado di assorbire una attività extra,anche nel sistema depurativo delle acque.

Altrimenti deve recedere da tale scelta , o iniziarla solo quando ha le strutture adatte.

Resta ora solo da chiarire l’odore di “sisso” e la sua provenienza , che ora fortunatamente è sparito e che, come le afferma, proviene da altre parti.

Cio' che e' certo e' il nostro controllo vigile sul torrente, per tutelarlo, e informare le autorità competenti di violazioni in atto, andando sin da ora alla ricerca della tubazione che ha scaricato coli fecali nel torrente.

Felici di poterla incontrare quando vuole

Le porgiamo

Cordiali saluti

Il Movimento 5 stelle di Castelvetro

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