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La sana merda


Appare quasi profetico l’articolo “La sana merda “ che scrissi quasi due anni fa , alla luce dei fatti attuali di natura mediatica televisiva .

Poco più di un mese fa Report mescola vari aspetti in merito all’utilizzo dei grassi di cat 1 , o rifiuti veri e propri , per l’utilizzo in motori a combustione interna.

Su quel servizio nasce una vibrante e corretta protesta con tanto di documentazione Europea e Italiana che smonta completamente il servizio nel quale si voleva fare apparire il Ministero dell’Ambiente un ufficio burocratico e inutile , con un funzionario ( ?) che si sarebbe dovuto sbrigare ad autorizzare e due Provincie, Modena e Bergamo insieme anche a Parma , che non autorizzano quando invece Ferrara sì.

Viene chiesta le replica o la possibilità come ISDE e Medicina Democratica di essere ascoltati , ma nessuno risponde.

Siamo nel campo dei SOA , sottoprodotti di origine animale, spesso al confine tra rifiuti e sottoprodotti , normati da legislazioni abbastanza chiare ( 152/06 ) oltre che da sentenze di Cassazione e di Province .

In sostanza il servizio mandava un chiaro messaggio agli utenti , norme burocratiche impediscono l’incenerimento di questi grassi , definiti nel servizio puliti , non inquinanti , certificati dal Ministero.

Dopo oltre un mese , Report ritorna sui SOA , questa volta in modo ancora superficiale , analizzando da un punto di vista economico il rapporto tra le aziende che producono il Petfood e i clienti .

Ne esce uno spaccato della società italiana nella quale si utilizzano materie per l’alimentazione dei nostri piccoli animali fuori luogo , con un mercato in fase crescente , senza invece ricorrere all’alimentazione casereccia , meno costosa e ora con professionisti che redigono la dieta da realizzare in casa.

Senza voler entrare nel merito di questa posizione assunta dalla trasmissione nella quale si evita invece di dire quanti lati positivi vi sono stati con l’alimentazione industriale , affrontando il problema solo dal punto di vista energetico, pare di leggere quelle pagine scritte due anni fa come profetiche.

Se la popolazione che ha un amico peloso in casa smette di utilizzare il mangime in crocchette o il cibo in scatola umido (siamo nel campo del cat 3) e si sposta sull’alimentazione casereccia, il cat 3 come puo' essere utilizzato ? Dato che non può essere consumato dall’uomo , spesso solo ed esclusivamente in cogenerazione.

Ecco che allora se sommiamo i due servizi in 40 giorni di Report, da un lato si imprime sul Ministero la pressione a far partire quei motori fermi ( cat 1 ) per un regolamento , il 592/2014 , dall’altro si preme al fine di ridurre l’utilizzo del (cat 3) per il petfood .

Viene in questo modo dirottato il prodotto nel mondo delle fonti rinnovabili /rifiuti al fine di attingere poi a quel mercato energetico speculativo legato agli incentivi statali che tanto piace alle lobbies del settore.

Quindi sono avvenuti due fatti che parrebbero slegati tra loro , ma ad una attenta lettura non lo sono. Da un lato Report imprime una pressione al fine di far bruciare i rifiuti nella cogenerazione senza paventare minimamente le preoccupazioni dell’ENVI in materia di salute (es la postcombustione dei fumi imposta) successivamente asserisce che l’alimentazione casereccia è migliore , lasciando il cat 3 al mercato dei vari sottoprodotti o della cogenerazione .

Aspettiamo ora la terza mossa .

ecco cosa scrissi:

TECNOLOGIA MORBIDA

Prendiamo una signora che passeggia nel prato con il suo Maltese infiocchettato e che scodinzolando quest’ultimo gira in tondo 3 o 4 volte poi si flette sul bacino ,inarca la schiena ,raddrizza la coda e incomincia ad espellere 8 o 10 cm di rifiuto e non di sottoprodotto , alla fine quattro ruspate al terreno per lasciare ai posteri il suo ricordo e via di corsa alla prossima evacuazione . La combustione che è avvenuta nel suo corpo per questa espulsione ha avuto un impatto minimo sull’equilibrio del pianeta ,1500 kcal giornaliere trasformate in energia per correre ,per saltare , per dormire , per muovere tutti i muscoli dagli involontari ai volontari , dalla muscolatura liscia a quella striata fino ad arrivare allo sfintere anale . Dove ha preso la signora il nutrimento per il suo Maltese viziato , in uno dei tanti negozi per animali che stanno sostituendo i negozi per generi alimentari umani ,le bellissime drogherie , ormai spariti , negozi nei quali ormai ti perdi tra diecimila nomi diversi tra fuffi , micio , bau , al gusto di salmone , trota , capra , cervo , patata , ipoallergenici , dermatosis , per diabetici , per nefropatici etc… Ebbene occorre sapere e comprendere che la materia prima per i nostri animali di affezione altro non è che il sottoprodotto della macellazione , cioè ciò che resta dalla macellazione e commercializzazione per uso umano viene indirizzato al settore degli animali da affezione il cosiddetto PET FOOD , classificandolo nel mondo veterinario come cat 3 ( la categoria 3 è la migliore , la 1 la peggiore ed è destinata all’incenerimento in quanto rischiosa per la salute umana). In pratica i cani e gatti sono in competizione con Hera , sono piccoli inceneritori amorevoli degli scarti della nostra alimentazione , se si pensa che da un bovino , da un coniglio , e da un animale macellato la resa è del 50% mediamente , significa che 50 % è edibile e consumabile dall’uomo e 50 % è scarto ,si comprende benissimo moltiplicando per le migliaia di tonnellate giornaliere di animali macellati quanto scarto dovrebbe essere smaltito con incenerimento , o come ipocritamente lo chiamiamo ora , termovalorizzato . È così che il maltese della signora aiuta l’uomo oltre che con il suo amore a smaltire quello che della bistecca appena mangiata dalla signora è rimasto in sede di macellazione , se la bistecca era di 200 grammi , 200 grammi di sottoprodotti vanno smaltiti. Il mercato del pet food è fiorente ,in crescita costante , il bisogno di affetto per tante persone è diventato preponderante ,la solitudine spesso viene riempita con l’affetto che non chiede nulla in cambio , le devastazioni di coppia lasciano sul campo tanti single che trovano nel micio , nel briciola , fuffi , pallino , quei sentimenti lacerati che vengono aiutati e bilanciati nelle lunghe serate solitarie. In questo equilibrio intelligente che si è venuto a creare nel corso degli ultimi 30 anni dopo le batoste della BSE ( mucca pazza ) in un mercato della bistecca in netta flessione per presa di coscienza ambientalista e di scelta di vita di molti giovani che preferiscono diete vegetariane al mezzo metro di salsiccia dei nostri genitori e alle bracciole e costolette al sugo quindi con un netto ridimensionamento della produzione zootecnica si inserisce il nostro amministratore –politico attuale . Prendiamo una azienda che ha residuo di cat 3 ,ad esempio ritagli di prosciutti , cotti , crudi , o altro , cibo ottimo con opportuni trattamenti per essere poi destinato a diventare il cibo del nostro cane , la stessa azienda vende il suo prodotto ad una delle molteplici aziende del pet food ,con il risultato che l’unico inquinamento è quello dell’automezzo per il trasporto . Finita la lavorazione il prodotto ritaglio di prosciutto diventa ad esempio” top vitality”nome inventato , linea da lavoro per cane in forma ,integrato con vitamine sali , integratori, acidi grassi etc ,risultato il cagnolino della signora scodinzola quando è l’ora della pappa . Mettiamoci ora un politico- amministratore che si incunea in un mercato che già fisiologicamente naviga da solo con domanda e offerta senza interventi del pubblico , e questo amministratore della cosa pubblica crea un mercato della CONVENIENZA . In cosa consiste ,semplicemente nella brillante idea di spostare la combustione dalla pancia del Maltese a quella di 4 pistoni, inizialmente occorre sensibilizzare l’opinione pubblica sul falso problema smaltimento , poi sul falso problema energetico , poi sul falso problema coogenerativo , ( trovare studiosi disponibili a spendersi per la causa dell’incenerimento è semplicissimo ) alla fine dopo questa serie di falsi ,su un pubblico terrorizzato si interviene con i 4 pistoni che hanno solo lo scopo di rispondere urgentemente ad un problema che non esiste ,smaltire bruciando. Ecco il mercato della convenienza , regalo a questo imprenditore la possibilità di avere un utile superiore con il suo sottoprodotto che giornalmente destina al pet food ,ricevendone un prezzo pattuito tra privati , semplicemente prelevando dalla bolletta dei cittadini mensilmente una percentuale chiamata, fonte rinnovabile ,e destinandola a chi entra nel circuito della coogenerazione.

Tecnologia dura

In questo caso l’imprenditore può scegliere tra le due offerte ,e dato che l’imprenditore basa il suo lavoro sul maggior utile che può ricavare dalla sua impresa se l’offerta è vantaggiosa sceglie la strada dell’incenerimento e annulla il contratto del pet food . Ecco come la cattiva politica entra nella vita dei cittadini , non siamo certamente ingenui al punto di non pensare che le scelte del politico possano essere dettate, inizialmente, dalla convenienza dell’imprenditore ,nel qualcaso sarebbe reato , mentre la ignoranza purtroppo non è reato. Ma torniamo a Fido , oggi gli aprono la scatola che non contiene più i ritagli di prosciutto come base , ma un indecifrato miscuglio di intestini, cistifellee , reni , di polli di provenienza asiatica o da paese anonimo ,il valore nutrizionale , ed i rischi di mangiare antibiotici pericolosi( CAF , furanici etc ) aumenta enormemente, rispetto al sano ritaglio di prosciutto, da tenere presente che l’aspetto può non cambiare in quanto l’industria del pet food con aromi , coloranti ,addensanti riesce a produrre sempre lo stesso prodotto anche se cambia la materia prima . Quindi anche Fido ha perso in questa scelta scellerata del politico , ha perso in salute , in quanto l’azienda che deve fornire i vari negozi se perde i contratti vicini deve recuperare il prodotto materia prima con partite internazionali e spesso sono di valore nutrizionale scadente e provenienti da territori nei quali i filtri per la tutela da antibiotici pericolosi non esistono . Senza intervento del politico Tornando al punto iniziale , la signora passeggia con il Maltese che mette il suo rifiuto nel terreno aspettando la pioggia per poterlo concimare , in un rapporto tra imprenditori privati , pagato con l’acquisto della scatoletta dalla signora e senza inquinare l’aria che respiriamo . Intervento del politico L’imprenditore incenerisce il suo ritaglio di prosciutto , guadagna maggiormente , viene pagato da tutti i cittadini CON LA BOLLETTA ed inquina l’aria con i soliti NOX , IPA , anidridi solforose ,diossine etcc , e obbliga il produttore di pet food a cercare altri fornitori che spesso forniscono prodotti peggiori per il Maltese. Quindi si crea un paradosso , inizialmente il mercato era funzionale ad uno scambio tra due imprenditori privati ed il prodotto era pagato con l’acquisto della scatoletta delegando al Maltese la combustione e l’incenerimento a 38,5 gradi , temperatura corporea del cane , ora invece la scelta del politico di turno ha portato a spostare la combustione all’interno di un motore a 700 giri / minuto a 500 gradi con le emissioni nocive ampiamente documentate a carico della collettività con i dubbi che stanno diventando certezze che la coogenerazione consuma maggiormente rispetto alla quota energetica prodotta ( questo sarebbe l’ultimo paradosso del teatro dell’assurdo, per produrre 4 di energia con cogenerazione occorre spendere 7 in energia bianca e grigia ) Non solo stiamo perdendo le nostre produzioni tipiche ma stiamo perdendo anche i nostri sottoprodotti tipici , che al maltese gli permettevano di arrivare alla vecchiaia in forma scodinzolando , ed ora è molto più probabile che qualche veterinario apra le braccia sconsolato facendo diagnosi infausta per eziologia sconosciuta .

Monfredini Roberto Medicina Democratica


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