Il movimento 5 stelle di Castelvetro ha inoltrato in questi giorni un esposto alla Procura della Repubblica di Modena in merito al noto tema Frattina 2 , discarica abusiva di rifiuti ceramici tossico nocivi presente nel territorio fin dal lontano 1985 e definita tale dall’ASL 19 già dal 1988 con carotaggi in situ.
Dopo il sequestro operato dall’OIPA a Luglio- Agosto 2014 , l’interessamento della RAI , e gli esposti alla Procura della stessa OIPA , il M5s di Castelvetro insieme ai deputati Dell’Orco e Ferraresi ha depositato alla Procura della Repubblica di Modena una circostanziata cronologia degli eventi con allegati, per fare luce in merito ad un disastro ambientale sottovalutato localmente ma paradossalmente valutato invece come vero e proprio potenziale disastro ambientale dal Ministero dell’Ambiente fin dal 1991 , e nella Conferenza dei servizi del 2005 a Roma di cui sono presenti in allegato gli atti e nella quale dettava obbligatoriamente le regole e le indicazioni ritenendo proprio la situazione geomorfologica ( adeso ad un fiume ) il maggior pericolo di tale discarica abusiva di rifiuti pericolosi ..
Ritenendo quello della salute un bene primario , ritenendo che un terreno con 5 metri in profondità ed una superficie di quasi 5 ettari di fanghi ceramici , con 30 cm di terreno di riporto a coprire il tutto, che per 20 anni e oltre è stato utilizzato come normale terreno agricolo , sul quale sono state effettuate colture agricole di ogni tipo entrando nel circuito alimentare ed inquinando le falde superficiali con metalli pesanti e le profonde con Boro , il M5s di Castelvetro ha ritenuto utile fornire tutto il materiale in possesso alla Procura della Repubblica per facilitare eventualmente il lavoro degli inquirenti al fine di illuminare un deplorevole ( ad essere buoni )utilizzo della terra .
Dato che da 7 anni ormai sul terreno a lato della Pedemontana giace un cumulo di rifiuti tossico –nocivi accumulati in seguito ai lavori del 2008 di realizzazione del tratto di Pedemontana e messi in sicurezza, quelli che ARPA ritiene i maggiori inquinati, in attesa di essere bonificati, e appurato che la presenza di amianto e fanghi tossici sulla sponda e sul letto del fiume non erano stati rilevati dalle caratterizzazioni di ARPA ,avendo in questo modo veicolato il fiume i tossici ,amianto compreso a valle verso Modena .
Visto che la Regione afferma di aver esaurito i fondi ,che erano per la maggior parte destinati alla Frattina ( 14 miliardi delle vecchie lire ) ma rimasti inutilizzati fino a quando il Comune di Casalgrande ( 2005 ) presentando progetti di bonifica nel suo territorio è riuscito ad attingere alla quasi totalità dei fondi Ministeriali compreso quelli della Frattina
( fin dal 1999 ).
Appurato che ora sono rimasti 2 milioni di euro in Regione che dovrebbero servire alla bonifica di 9 siti , e che probabilmente se non vi sono altre risorse economiche il sito frattina rimarrà sempre un campo incoltivabile e morto per decenni sul quale non si potrà neppure camminare, e neppure costruire data la vicinanza al fiume Tiepido .
Appurato che il Comune di Castelvetro con accordo bonario ha acquisito un tratto di sponda del fiume dai diretti proprietari al fine di eliminare i rifiuti tossici dalla sponda interessata.
Consci del disastro ambientale procurato da ignoti come segnala la stessa Procura fin da allora ( 1991), nonostante molti anziani riferiscano invece quello che accadeva allora , il M5s di Castelvetro vuole porre all’attenzione dei cittadini e della Procura questo scempio perché mai più si ripeta , e confida che sollevando il problema esca dall’oblio per trovare finalmente i fondi necessari alla completa bonifica, e non solo della sponda , ma del sito inquinato in toto , al fine di ridare la terra alla terra.
Il M5s di Castelvetro
Castelvetro 10/04/2015