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Ma allora cos'era l'Hospice realmente?


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Apprendiamo dai giornali ( vedi ) per bocca dell’attuale Sindaco di Castelvetro , Franceschini Fabio , che i progetti Hospice e Parco per sport minori sono definitivamente naufragati, dopo quasi 2 anni dalla loro progettazione. Dato che il M5S fu il primo a sollevare obiezioni a mezzo stampa e sui Blog e dato che non aveva allora consiglieri eletti cerchiamo di riassumere, in quanto tutta questa storia ha tinte che possiamo definire molto fosche se non peggio .

Il 7 Giugno 2013 alla luce dei comunicati stampa dell’allora Sindaco di Castelvetro , Giorgio Montanari , scrissi un articolo sul blog di Andrea Paltrinieri , Amare Vignola ( qui ), nel quale sollevavo non poche perplessità in merito alla realizzazione di un Hospice per malati terminali a Solignano . Sarebbe infatti sorto a fianco del campo sportivo da calcio, inserito in una zona che sta diventando sempre più industriale avendo 15 AIA ( autorizzazioni integrate ambientali ) sul suo territorio. Un fazzoletto di terra che vede un polo ceramico che tratta soprattutto rifiuti ceramici (300.000ton / anno di rifiuti ), con un SIN (sito di interesse nazionale da bonificare chiamato ora SIR ) , sprovvisto di fognature per gran parte del polo ceramico il quale scarica acque nere , spesso non pretrattate , direttamente nel rio Scuro (una fogna a cielo aperto da 35 anni ) , rio che sarebbe stato a pochi metri dal costruendo Hospice.

La confusione generata in seguito a tre comunicati stampa in tre mesi del Sindaco di allora in merito alla possibilità di utilizzare una Fondazione Simonini, con un'altra ipotetica Fondazione da realizzare ex novo , un non ben precisato comitato da fondare , lasciava intravedere un generalizzato stato confusionale ma soprattutto venimmo a conoscenza che esisteva questa Fondazione Simonini e da quel momento iniziammo la ricerca in Prefettura della documentazione.

Comprendemmo che vi era una Fondazione Simonini con il Sindaco ben retribuito all’interno del cda , e si materializzò una Associazione Tacconi di cui nessuno conosceva la presenza sul nostro territorio , ma forse era una nostra mancanza.

Non mi sarei mai aspettato allora che da quella sintetica e obiettiva analisi dell’Hospice , si sarebbe arrivati a dipanare una matassa che ancora oggi ha molti lati oscuri.

Elenco sinteticamente i punti analizzati e sui quali abbiamo avuto riscontri con le strutture amministrative pubbliche:

a) I Finanziatori : sia l'Hospice che il parco per disabili sarebbero stati realizzati da capitali esteri riferiti a veterani del Vietnam per il primo , cinque milioni di euro donati dagli “americani “ alla Associazione Tacconi , ( delibera consiglio nov. 2013) e di occulti imprenditori per il secondo .

b) Associazione Tacconi : una delibera di Giunta rimasta nel cassetto e mai pubblicata nell’albo pretorio , se non dopo 14 mesi in seguito alla nostra richiesta, mise in luce che esisteva una Associazione Tacconi che aveva presentato un progetto simile insieme ad un progetto di parco per disabili e sport minori

c) La Associazione Tacconi non ha fatto domanda di iscrizione ai registri del volontariato della Provincia e della Regione (Provincia 2.09.2014 ) (ad oggi non obbligatoria ) alla data della comunicazione che ci ha fornito la Provincia di Modena.

d) La Associazione Tacconi era destinataria nella bozza di progetto iniziale , della donazione dei 5 milioni di euro esteri che sarebbero serviti per realizzare l’Hospice e li avrebbe gestiti con un advisor in corso d’opera.

e) Fondazione Simonini Adolfo : come molti sanno non era iscritta in nessun registro regionale e quindi non ottemperava agli obblighi di legge del 2000 e del 2001 (Prefettura 6.06.2013 ). Ora è iscritta e i bilanci degli ultimi 5 anni sono pubblicati . Cio' e' avvenuto solo in seguito alle nostre pressioni sui media e negli uffici competenti.

f ) La Fondazione Simonini era destinataria nel progetto di massima della Gestione e realizzazione dell’opera insieme al Comune e a sponsor privati .

g) La Fondazione Simonini per comunicato stampa dichiara con il suo presidente di non aver ottemperato nei 14 anni al suo statuto (che prevedeva l'aiuto ad anziani indigenti sul territorio castelvetrese e una borsa di studio ogni anno per giovani meritevoli) in quanto mancava la liquidità ( Gazzetta del 17.04.2014 ). Dal bilancio pubblico degli ultimi 5 anni , sul sito della Regione appare che sul c.c. le liquidità sono enormi .

h) Nel cda della Fondazione Simonini siede retribuito il Sindaco pro tempore di Castelvetro di Modena dal 2000 ad oggi ( non sappiamo se l’attuale Sindaco percepisce il compenso ), senza delibera del Consiglio ( come prescrive il TUEL , il Ministero dell'interno e il Consiglio di Stato ) , ma non ha vigilato sull’ ottemperanza dello statuto: in pratica non si sono fatte le borse di studio annuali e non sono stati aiutati gli anziani indigenti come volevano i fondatori Simonini.

i) La Prefettura di Modena dichiara che dopo 8 anni ( 2000-2008 ) ha passato tutto alla Regione in quanto la Fondazione non aveva ottemperato agli obblighi

l) La Regione Emilia Romagna nel 2008 chiede inutilmente alla Fondazione i documenti per la registrazione nel registro e , visto che tali documenti non arrivano , dichiara la PRATICA ARENATA e , anziche' segnalare la cosa al Ministero o agli organi competenti , lascia la documentazione nel cassetto per altri 6 anni ( RER mail 4.06.2013 )

m) Nel 2014 la Fondazione Simonini si iscrive al registro Regionale delle Fondazioni , dopo un anno di nostre battaglie negli uffici pubblici finalizzate al rispetto e alla trasparenza

n) Il Sindaco precedente , Giorgio Montanari, afferma di aver parlato e trovato i costruttori disponibili a realizzare l’opera Hospice ma non ne fa i nomi in Consiglio, quindi la licitazione parrebbe essere privata

o) L’ allora consigliere Bruno Ciancio prende il posto nel cda della Fondazione Simonini su delega dell' allora Sindaco ( perché ?? ) e presenta in Consiglio Comunale una idea riferita ad un non ben definito gruppo di finanziatori stranieri ( sempre americani o altri ? ) che realizzerebbero una struttura di parco per sport minori nel sito della ex Falviker, progetto approvato di parco fluviale all’atto dell’abbattimento della Ceramica, il progetto ricalca la bozza Tacconi ( vedi carlino )

p) Il progetto Parco per disabili : avrebbe già dei costruttori interessati ma non si apprende chi sono e perché vogliono essere anonimi

q ) L’ allora consigliere Ciancio chiede un voto di parere di massima senza citare i nomi dei finanziatori ( delibera consiglio nov. 2013 ) , la reale convenienza economica , che il sito in esame è a fianco di un torrente isolato da tutto, in aperta collina, e viene giustificato dallo stesso con i minori costi di gestione di un impianto atletico rispetto alla manutenzione del verde, ma alla richiesta se ha dei dati dice di non averli.

Il Consiglio approva e il giorno dopo il Carlino pubblica foto e idee del progetto a piena pagina

r) Una terza Fondazione doveva essere eretta per gestire l’Hospice

s) Aprile 2014 la Giunta di Castelvetro delibera che intende donare 1000 euro alla Associazione Tacconi, (una delibera di Giunta rimasta nel cassetto ) , ma sulla carta intestata della stessa il cf è di dieci cifre ( quindi non e' valido). Non appena veniamo a sapere di questa donazione (Agosto 2014) ne chiediamo conto. In Settembre 2014 il Comune fa una ulteriore riunione di giunta che delibera di annullare ( Risposta nostro accesso agli atti ) la precedente delibera di Aprile e non è più disponibile a versare i 1000 euro .

t) Sul Carlino del 7 marzo 2015 si legge che Hospice e parco per sport minori che tanto hanno riempito le pagine dei giornali , sono progetti da cestinare. Ma allora cosa hanno votato i consiglieri di maggioranza di allora ?

Quella sopraesposta ha voluto essere una breve sintesi cronologica dei fatti e avvenimenti in merito a progetti umanitari e tesi al rispetto della persona anche negli ultimi giorni di vita. Abbiamo esempi meritori di buona gestione ad esempio nel bolognese.

Certamente Solignano non ci stava con il progetto dell'hospice e la ex Falviker neppure per il campo disabili .. ma la cosa sconcertante e' stato il comprendere che il Comune intratteneva rapporti con strutture esterne. Fondazioni e Associazioni che non erano iscritte in nessun registro Regionale. Il Comune si faceva intermediario e giocava un doppio ruolo istituzionale e privato nell’ingresso di capitali stranieri donati ad una Associazione..( il Sindaco-pubblico nella Fondazione Simonini- privata, iscritta solo ora, e una Associazione Tacconi che riceveva la donazione “americana “ ).

Il Comune diventa struttura proponente al fine di ricevere milioni di euro (che sarebbero transitati ad una Associazione , poi ad una Fondazione ) e contatta i costruttori e prevede di realizzare una terza fondazione e un non ben definito comitato per la raccolta dei soldi necessari,.. nel frattempo il Consiglio Comunale vota pareri di massima senza la più' pallida idea sui costi, ma sopratutto i nomi dei benefattori .

Certamente l’opacità di tutto è stata ed è ancora enorme.

Tessere rapporti con le Amministrazioni pubbliche dovrebbe significare adottare tutti i mezzi di trasparenza necessari a chiarire al pubblico , cioè ai cittadini , che l’amministrazione opera nel pieno rispetto del dettato del TUEL e di tutti quegli obblighi morali e legislativi che comporta.

Vedere che fantomatici americani si affacciano per donare milioni di euro al nostro Comune tramite Associazioni non registrate nei registri regionali , Fondazioni che da 14 anni si ritengono di non essere in obbligo di registrazione regionale e dei relativi controlli ,se non ora, dopo le nostre pressioni , comprendendo che il filtro che dovrebbe fare il Comune ha delle maglie a buchi larghissimi ed è praticamente nullo lascia sconcertati e allibiti.

Assistere a votazioni al buio in Consiglio Comunale ( precedente consiglio ) nel quale la maggioranza che vota favorevole non pretende di sapere chi sta proponendo , chi finanziera' , la natura di finanziamenti cosi' importanti ...5 milioni di euro , lascia attoniti ed allibiti .

Restano le domande : di chi erano questi soldi ? , dove si trovano? , che natura hanno? , da quale conto corrente scaturiscono? , chi ha intrattenuto rapporti iniziali con l’Associazione Tacconi per elaborare il progetto? ,chi è stato l’intermediario in Comune per ideare questa bozza di progetto? , in quale paese del mondo esiste il contocorrente dei Veterani del Vietnam?, a chi occorre rivolgersi per sapere le disponibilità finanziarie di questi benemeriti che volevano realizzare un hospice a Solignano?..

..ma, soprattutto , perché i due progetti sono naufragati dopo essere stati dati alla stampa con tanta enfasi dal precedente Sindaco e consigliere?

Credo che dovremo avere risposte al più presto

Roberto Monfredini

Consigliere MoVimento 5 stelle di Castelvetro di Modena

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