Il Bilancio Partecipativo e' previsto dal TUEL (Testo Unico Enti Locali) ed e' praticato con buoni risultati gia' da diversi comuni in Italia.
Il 13 ottobre 2014 abbiamo scritto questa mozione e chiesto di introdurre questo importante strumento di partecipazione anche nel nostro comune.
Non si chiede di trasformare in partecipato l'intero bilancio, basterebbe una parte, anche piccola, variabile ogni anno, a discrezione degli amministratori eletti dai cittadini.
Cio' comporterebbe la stesura di un Regolamento che preveda i limiti entro i quali si potra' operare con questo strumento (ad esempio le modalita' con cui il comune raccoglie i progetti di investimento dai cittadini , e ancora come selezionare tali progetti , come raccogliere le preferenze dei cittadini ecc...).
Il bilancio partecipativo e' un importante strumento che da due grandi risultati immediati:
il risveglio dell'interesse del cittadino verso la politica
la condivisione di scelte prese di solito in solitudine e per questo , a volte , poco comprensibili alla popolazione
Purtroppo la maggioranza ha bocciato questa poposta con le motivazioni che tentiamo di elencare , ma che potete leggere integralmente qui:link delibera
Barani Domenico:
e' gia' praticato nelle assemblee dei cittadini
le decisioni finali devono restare a chi e' stato eletto
servono facilitatori , mediatori per gestire le assemblee (che devono essere pagati..)
si appesantisce l'iter decisionale
non e' realizzabile
Franchini Federica
esiste gia' con l'assemblea di quartiere dei cittadini
Franceschini Fabio:
non e' possibile una delega integrale sulla gestione delle riserve
per farlo si dovrebbe cambiare forma di governo e forma di stato
esiste gia' l'istituto delle assemblee di quartiere
aggiungere un'altra forma partecipativa parrebbe grandemente contraddittorio con il concetto di democrazia rappresentativa
e' uno strumento con dei gravissimi limiti che ci farebbe fare un grande passo indietro ad esempio:
1. non e' detto che tutti i cittadini vengano , partecipano , esprimano il loro parere
2. rischio di strumentalizzazioni di una piccola parte che partecipa
3. offuscamento e insignificanza che assume la figura del consigliere
4. rischio di un consiglio comunale parallelo (se il consiglio comunale decide e l'assemblea dice no chi fa marcia indietro?
Come espresso dal nostro Capogruppo Filippo Gianaroli nel suo intervento in consiglio le assemblee di quartiere sono da noi molto apprezzate. Questa amministrazione sta partecipando attivamente alle assemblee godendo dell'opportunita' di ascolare i cittadini nel racconto dei loro piccoli e grandi drammi quotidiani.
Ma questo non e' IL BILANCIO PARTECIPATIVO.
Per istituirlo , Sindaco Franceschini , non dobbiamo aspettare di cambiare forma di Governo o addirittura di Stato (molti paesi italiani lo stanno praticando e hanno lo stesso nostro governo!!) .
Inoltre se eleggiamo il governatore della nostra regione con una affluenza del 37% degli aventi diritto, immaginiamo che si possa decidere con la stessa partecipazione di imbiancare la scuola dei nostri figli piuttosto che rifare le strisce pedonali o azzardare la scelta di poter camminare sul marciapiede !!
Per quanto riguarda il rischio di un consiglio parallelo ricordiamo al Sindaco che per attuare il Bilancio Partecipativo e' necessario un regolamento scritto dal Consiglio Comunale. Questo Regolamento stabilisce chiari confini entro i quali questo strumento e' utilizzabile. Anche sforzandoci non vediamo il rischio di un consiglio comunale parallelo..
castelvetro5stelle
p.s.
La maggior parte delle azioni della vita sono alla nostra portata, ma le decisioni richiedono forza di volontà. (Robert McKee)