Forse è il caso di fare finalmente chiarezza su di un tema troppo spesso lasciato ai riflettori delle televisioni e ben poco spiegato nella sua caratteristica fondamentale di diritto civile.
Con il nome di “Testamento Biologico” viene comunemente indicata una dichiarazione anticipata di trattamento medico con cui la persona esprime le proprie volontà, in condizioni di lucidità mentale, rispetto alle terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nell’incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire a cure mediche proposte.
Alla mente corrono alcuni casi di conoscenti o personaggi più o meno noti che si sono trovati nelle condizioni di non potere più decidere della propria vita ed abbiano dovuto subire provvedimenti di sostegno vitale che poi non sono stato altro che prolungamenti del loro morire o mantenimenti di uno stato di incoscienza permanente o paralisi con incapacità di comunicare.
Questi casi di accanimento terapeutico si sarebbero potuti evitare se i legislatori Italiani se ne fossero occupati sanando un vuoto legislativo. Vuoto sanabile riconoscendo e regolamentando il Testamento Biologico come una volontà anticipata sulle cure di ogni individuo. Cio' avviene negli USA, in parte del Canada e dell’Australia e in parecchi stati Europei.
Il 5 novembre 2008, il Tribunale di Modena, per la prima volta in Italia, emette un decreto di nomina di amministratore di sostegno in favore di un soggetto qualora questo, in un futuro, sia incapace di intendere e di volere. Purtroppo questi decreti (derivanti dalla legge Cendon nr° 6 del 2004) sono stati sospesi per effetto di una sentenza della Corte di Cassazione e chi è stato nominato dovrà richiedere l’attuazione della propria nomina al Giudice.
La nostra stessa Costituzione, agli articoli 2 (la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo), 13 (la libertà personale è inviolabile ) ed infine al 32 (nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge … la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana ) garantisce questo sacrosanto diritto ed addirittura il Consiglio d’Europa , il 25 gennaio 2012, raccomanda a tutti gli stati membri di rendere legale il Testamento Biologico.
Da tutto ciò si capisce immediatamente quanta importanza possa avere per ogni persona questa dichiarazione, sia nei confronti di quelli che saranno i medici deputati alla loro cura e sia per il rispetto della loro volontà.
Nel 2013, con la delibera nr°48 del 30 luglio, il comune di Castelvetro di Modena, con grande senso civico nel rispetto dei 303 firmatari di una petizione proposta dall’associazione Libera Uscita, ha istituito il registro dei TB.
Da allora ogni cittadino di Castelvetro può redigere un TB e consegnarlo al proprio Fiduciario ( in questo caso niente e nessuno potra' dare la certezza di data e firma del documento che un domani, in caso di bisogno, verrà presentato ai sanitari ) oppure redigere lo stesso davanti ad un notaio ( in questo caso l’atto ha un sicuro valore ma comporta un esborso per l’atto stesso da parte del testamentario ) e consegnare al Comune l’attestazione del luogo dove esso è depositato e dei nominativi dei fiduciari incaricati di fare rispettare le volontà scritte.
Giusto per memoria riporto le dichiarazioni rese dall’attuale assessore Poli Monica in occasione del voto nel 2013 :
Tutto il centro sinistra compatto nel voto favorevole e con quale enfasi …
Unico dubbio:
Redigere di proprio pugno il TB con il rischio che poi non venga riconosciuto
Redigere il TB davanti ad un notaio con conseguente esborso di danaro per il cittadino.
E se il Comune accettasse il deposito delle volontà del proprio concittadino?
I 3 consiglieri della lista del M5S decidono così di presentare una mozione che tende a rendere le pratiche in questione più semplici per i cittadini ed anche molto meno dispendiose.
Propongono una modifica alla delibera sul TB per cui l’anagrafe cittadina, che ricopre anche il ruolo di pubblico ufficiale, possa:
Accettare in deposito i TB consegnati dai cittadini rendendoli atti ufficiali
Nominare i fiduciari indicati dal cittadino
Custodire i documenti in vece del notaio
Tutto ciò per velocizzare la pratica e rendere un servizio utile al cittadino! Come poi del resto già fanno Comuni come Maranello e Modena.
La maggioranza in consiglio e' sempre la stessa che istitui' nel 2013 il TB anche se nel frattempo ci sono state le elezioni comunali e tanti consiglieri sono cambiati.
Solo l'attuale assessore Poli Monica e la consigliera Bertoni Emanuela sono ancora in consiglio ma questa volta bocciano la mozione.
Nella sua dichiarazione, il consigliere Mantovani, più volte ricorda il vuoto legislativo a livello nazionale e pazienza se il comune avrebbe potuto per una volta sopperire alla mancanza di sensibilita' dei politici romani... La maggioranza non vuole appesantire il lavoro dei pubblici uffici inutilmente solo perche' alcuni cittadini (a Castelvetro sono solo 4 ndr) vorrebbero riconosciuto un diritto sancito dalla nostra Costituzione e dalla stessa Comunita' Europea.
E pensare che c'e' chi sogna di poter vedere questa volonta' scritta nel tesserino sanitario individuale.....
Questo non e', ancora, un paese per sognatori !!!!
Stefano P.