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L' aria che tira a Solignano seconda parte

Dopo il precedente articolo che ha gettato uno squarcio di luce sul territorio altamente industrializzato di Solignano di Castelvetro ovvero 1500 abitanti con 18 AIA* (di cui 3+1 per recupero rifiuti ceramici) ed una in AUA** cerchiamo di comprendere se la vecchia AIA , tuttora vigente , con le prescrizioni che la Regione impone viene ad essere rispettata pienamente .

Per comprendere, in assenza di dati del territorio in quanto in 10 anni il centro di riferimento è sempre stato Maranello che dista 6 -7 km , analizziamo cosa dice la Regione per autorizzare un AIA sul suolo industriale e confrontiamo l’immagine ambientale che se ne ricava dalla descrizione che le stesse industrie fanno del territorio e le norme che Europa , Stato e Regione prevedono invece per le autorizzazioni AIA.

Dalle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Modena , AIA pubblicate sul sito Ermes Ambiente della Regione ER , il quadro ambientale di riferimento è spesso per molte aziende simile, quindi si presuppone che venga fatto un copia incolla per la parte generale ambientale, di seguito elenco una serie di estratti delle varie AIA private al fine di avere un quadro generale del tessuto ambientale nel quale ci troviamo .

Dalle AIA autorizzate ( 2012 ) dalla Provincia di Modena nel comparto ceramico di Solignano

A ) CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Ditta ( omissis )

"…Nel 2011, il limite giornaliero è stato comunque superato in tutte le stazioni presenti nell’area pedecollinare: sono stati registrati 82 giorni di superamento nella stazione di Maranello, 96 giorni nella stazione di Fiorano, 60 giorni nella stazione di Vignola, 47 giorni nella stazione di Sassuolo, contro i 35 previsti dalla normativa (D.L. n. 155 del 13/08/2010)..."

B ) INQUADRAMENTO TERRITORIALE

"...Il sito è ubicato nel comune di Castelvetro di Modena, all’interno della “zona industriale

ceramiche” ad ovest dell’abitato di Solignano.

Il sito è ubicato in zona di tutela dei corpi idrici zona A (zona di alimentazione degli acquiferi

sotterranei) e ricade appena all’interno del confine delle aree soggette a criticità idraulica. Pur essendo l’area del sito a bassa probabilità d’inondazione, in base a quanto riportato all’art. 11 (comma 7 e seguenti) delle norme tecniche di attuazione del PTCP, rimane compito del Comune adottare misure volte alla riduzione del rischio idraulico…"

C)

"…La parte di territorio in cui ricade il sito presenta una classe di vulnerabilità all’inquinamento degli acquiferi “alta”, mentre il territorio circostante un grado di vulnerabilità “medio”; soltanto la porzione di territorio a ridosso della fascia fluviale del torrente Tiepido presenta un grado di vulnerabilità “elevato” ed “estremamente elevato”. La falda acquifera tra i -15 e i -20 metri dal piano campagna ha valori piezometrici tra 90 e 100 m s.l.m..."

D ) I NITRATI

"indicatore del grado di pressione antropica dell’inquinamento delle acque sotterranee,

spesso risultano in concentrazioni inferiori o prossime ai 50 mg/l (limite per la potabilità).

La presenza di boro risulta in concentrazioni di 500-700 μg/l, mentre è sporadica la presenza di organo-alogenati in concentrazioni comprese tra 3-5 μg/l."

E)

"….In base alla classificazione come da O.P.C.M. n° 3274/2003, il comune di Castelvetro di Modena rientra in zona sismica 2…"

Zona 1: sismicità alta - si possono verificare eventi molto forti, anche di tipo catastrofico;

Zona 2: sismicità media - gli eventi sismici, seppur di intensità minore, possono creare gravissimi danni;

Zona 3: sismicità bassa - in particolari contesti geologici può vedere amplificati i propri effetti;

Zona 4: sismicità molto bassa - possibili sporadiche scosse che possono creare danni con bassissima probabilità.

F)

"...richiamata la domanda di modifica non sostanziale presentata da ditta (omissis)……..con cui il gestore comunica l’intenzione di riutilizzare parte delle “quote patrimonio” in suo possesso al fine di poter disporre di limiti autorizzativi più cautelativi per alcune emissioni già autorizzate. In dettaglio, sono richieste le seguenti variazioni:

…..per il punto di emissione E1 un aumento del limite di concentrazione associato al materiale

particellare da 17 a 30 mg/Nmc;

- per il punto di emissione E3A un aumento della portata da 12.000 a 16.000 Nmc/h ed un aumento

del limite di concentrazione associato agli inquinanti “materiale particellare – polveri calde” e

“fluoro” da 4 a 5 mg/Nm3;

- per il punto di emissione E3B un aumento della portata da 12.000 a 14.000 Nmc/h e un aumento

del limite di concentrazione associato agli inquinanti “materiale particellare – polveri calde” e

“fluoro” da 4 a 5 mg/Nm3 e “piombo” da 0,4 a 0,5 mg/Nm3;…….

….Gli inquinanti principali generati dall’attività di Ceramiche (omissis). sono polveri, silice

libera cristallina, fluoro, piombo, NOx (espressi come NO2), SOx (espressi come SO2),

Sostanze Organiche Volatili (espresso come C-organico Totale), Aldeidi….."

G)

"…..Per compensare l’incremento di carico inquinante derivante dall’aumento di portata massima, il gestore ( omissis) intende utilizzare una parte delle Quote patrimonio a propria disposizione (0,3192 quote di “materiale particellare da emissioni calde” e “fluoro” e 0,03192 quote di “piombo”)…"

H)

Pag 2 374 del 2012

"...considerato che HERA S.p.A. (gestore del Servizio Idrico Integrato) con comunicazione del 19/07/2012 (assunta agli atti con prot. n. 68708/9.12.3.48 del 19/07/2012) ha inviato parere tecnico in cui è specificato che “l’insediamento rientra nell’agglomerato, ma risulta non tecnicamente allacciabile alla pubblica fognatura”;

4.È consentito lo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali (torrente Tiepido) (scarico S2), previa depurazione in impianto ad ossidazione totale, nel rispetto delle indicazioni di cui alla DGR 1053/03;..."

I punti sopraelencati mostrano una situazione di fragilità ambientale dovuta ad un insieme di fattori :

  • le falde sono superficiali , 20 metri ,

  • il territorio è inquinato dalla presenza di sostanze aeriformi prodotte dalla industrializzazione ceramica ,

  • il Torrente Tiepido vicinissimo al comparto ha svolto per anni il ruolo di trasportatore di sostanze tra le più pericolose , vedi Frattina ,

  • l’assenza di rete fognaria e la impossibilità anche a realizzarla in quanto gli edifici sono sorti per anni a macchia di leopardo in base alle esigenze ,ed un fosso , il Maldello , ha svolto l’opera di fogna a cielo aperto,

  • e per ultimo negli ultimi 10 anni è proliferato il recupero rifiuti ceramici in pasta e liquidi , con atomizzazione degli stessi .

Se andiamo a rileggere quello che la Regione afferma nel suo testo iniziale non pare ci sia un nesso tra quanto stabilito e quanto in realtà viene ad essere realizzato .

La normativa di riferimento in merito al recupero dei rifiuti così si esprime :

1) art. 1 (Principi generali) comma 1: Le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ciascuna delle tipologie di rifiuti individuati dal presente decreto non devono:

  • costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizio all'ambiente, e in particolare non devono:

  • creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora;

  • causare inconvenienti da rumori e odori;

  • danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse;

La Regione afferma in sintesi nel suo portale in prima pagina:

"... , con lo scopo di conseguire un'elevata protezione dell'ambiente nel suo complesso…"

Il territorio in esame si trova quindi ad essere descritto come un territorio nel quale esistono i valori soglia emissivi massimi tra tutti comuni del comparto ceramico Sassuolo Scandiano ( 96 gg /anno di sforamenti ) , quindi significa che viene disatteso quel principio di tutela ambientale del quale noi pure facciamo parte , ma, non solo , lo stesso territorio viene ad essere utilizzato per il trasferimento di quote emissive da altri Comuni , non siamo in grado però di sapere se lo stesso trasferimento avviene anche in senso inverso , cioè da Solignano a Fiorano o Sassuolo .

Il torrente Tiepido ha svolto un ruolo di collettore fognario con un tubo di 350 metri che per 30 anni ha collegato una ceramica al fiume, ma non solo, la più grossa discarica di rifiuti tossico nocivi speciali della Regione, la ex Frattina , che il ministero nel 1989 diceva di bonificare urgentemente è ancora lì ad aspettare , ora sottosequestro amministrativo in attesa di una bonifica dopo 35 anni .

Il rio Maldello ha svolto ruolo ad Est di collettore fognario e lo svolge tuttora per scarichi civili in quanto tutto il comparto ad eccezione di parte del blocco ovest non è allacciato a nessuna rete fognaria.

riomaldellicolifecali25102014.jpg

rio Maldello foto del 25 Ottobre 2014

La presenza di Nitrati nelle acque con valori prossimi a 50 , la presenza di Boro in falda profonda con valori vicino a 700 , durezza 50 , dimostrano inequivocabilmente che l’acqua del comparto è un’acqua limite.

Lo dimostra il fatto che il bacino idrico di Villa Fiocchi nel 2003 , vicino alla Frattina è stato dismesso e l’acqua potabile a Solignano arriva da Formigine , sempre conoide del Tiepido ma non del comparto ceramico , ma fino al 2003 quella risultava acqua potabile .

Discorso a parte recita la copertura in amianto di moltissimi capannoni del comparto , alcuni hanno provveduto in parte altri dismessi o in funzione si stanno lentamente sbriciolando e dovranno essere al più presto bonificati .

La fotografia che ne esce di questo comparto ceramico in rapporto all’ambiente è diametralmente opposta a quella che recita la Regione nelle sue bellissime intenzioni che servono al più per parlare ad una scolaresca. L'ambiente è stato distrutto completamente in tutti i suoi elementi , aria , acqua , terra. La concentrazione degli inquinanti, che ora la provincia si affretta a dire che sono calati in seguito alla crisi e l’inquinamento non è più quello passato ( nessun cittadino è a conoscenza di cosa ha respirato in passato ) è in mano a strutture preposte che dialogano fra loro (ARPA e PROCURA e con la procura che non informa ARPA del proseguo ) , lasciando il cittadino estraneo ai fatti quando per la semplice localizzazione della abitazione, il cittadino residente dovrebbe essere il primo ad esserne informato.

In conclusione la difformità tra le intenzioni della Regione e la realtà dei fatti è talmente palese che quasi fa sorridere , lascia esterrefatti che in questo ambiente si possa parlare adesso al Maldello, come fa il Comune , di parco fruibile ai cittadini, di tutela ambientale , di rispetto del verde etc…

Per restituire all’ambiente dignità occorrerebbe invertire la rotta, occorrono amministrazioni capaci di creare lavoro a basso impatto , occorre spirito creativo mettendo in primo piano il risanamento industriale, ma per raggiungere questi scopi probabilmente occorre una nuova generazione di amministratori.

Dott. Monfredini Roberto

Consigliere M5S Castelvetro di Modena

* Autorizzazioni Integrate Ambientali

**Autorizzazione Unica Ambientale

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