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E' possibile contenere la piena ?

Cosa fare ora , dopo la fatidica data del 3 Giugno 2014 nella quale l’ Europa, e non l’Italia , sancisce che in motore endotermico possono essere smaltiti i “GRASSI” cat 1?

Se andiamo a rileggere ciò che la provincia di Modena , il 18 Giugno 2012 , aveva sancito e lo confrontiamo con la nuova normativa 592/2014 è evidente che l’argine in qualche punto ha ceduto :

Dal verbale della Provincia di Modena 18 Giugno 2012:

"...processi di combustione secondo le prescrizioni previste nell Allegato IV, capo IV, sezione 2, lettera F del Regolamento UE 142/2011, tuttavia, come riporta il citato regolamento, tale

impiego dovrebbe avvenire nel rispetto delle opportune norme ambientali…

...necessario assogettare il processo di combustione del grasso animale (materiale/sostanza che non è conforme all'allegato X del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.), anche ai limiti e le prescrizioni coerenti con l’insieme delle norme relative al trattamento termico dei rifiuti e costituite da: DLgs 133/2005, DM 05/02/1998 e Parte Quarta del DLgs152/2006 e ss.mm.ii., non considerati nella trattazione del proponente…

…. la Ditta dichiara di attenersi a quanto prescritto nell’allegato IV – Capo IV — Sez.2 – lettera F del Reg.(UE) n.142/2011…, Si ritiene tuttavia che il parere del Ministero citato dal proponente sia da considerarsi generico e condizionato ad una serie di parametri che nelle relazioni presentate dalla Ditta INALCA non risultano esplicitate…"

Come si nota quell’allegato IV è il nodo centrale della questione.

Iinserire o meno il trattamento termico dei rifiuti cat 1 nel motore endotermico quando fino ad ora , e la relazione della Provincia di Modena, possiamo dire , ha fatto scuola, venivano esclusi in quanto rifiuti e il trattamento non era equiparato alla caldaia 1100 gradi, tipologia di trattamento dei rifiuti.

Con la nuova normativa approvata il 3 Giugno , il reg 592 che modifica sostanzialmente il reg 142/2011 l’Europa così si esprime:

Modifica con il regolamento 592/2014 del 3 Giugno 2014 al regolamento 142/2011

Le norme di trasformazione descritte all'allegato IV, capo IV, sezione 2, lettera F, del regolamento (UE) n. 142/2011 per le caldaie sono state approvate come metodo alternativo conformemente all'articolo 20 del regolamento (CE) n. 1069/2009. È possibile applicare tali norme, con gli adattamenti necessari, anche alla combustione di grassi animali come combustibili nei motori fissi a combustione interna.

Ad una attenta lettura del regolamento la Commissione Ambiente in Europa ha inserito delle modifiche al testo iniziale della Commissione Veterinaria 7015 che non possiamo ritenere ininfluenti e che vanno certamente esaminate.

Dal reg 592/2014:

"A) (1) Il regolamento (CE) n. 1069/2009 stabilisce norme sanitarie e di polizia sanitaria relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati al fine di evitare e ridurre al minimo i rischi per la salute pubblica e degli animali derivanti da tali prodotti. Esso suddivide questi prodotti in categorie specifiche che riflettono il livello di tali rischi e fissa prescrizioni per il loro uso sicuro e il loro smaltimento."

Non viene quindi a mancare la sottovalutazione da parte dell’Europa relativo al trattamento dei sottoprodotti animali per quanto riguarda la salute pubblica, perno di tutte le normative.

Ma non ci si ferma qua, molto importante l’ affermazione :

"Sezione 2 Condizioni di funzionamento degli impianti di combustione 1. Gli impianti di combustione devono essere progettati, costruiti, attrezzati e fatti funzionare in modo che, anche nelle condizioni più sfavorevoli, i sottoprodotti di origine animale e i prodotti derivati siano trattati per almeno 2 secondi a una temperatura di 850 °C o per almeno 0,2 secondi a una temperatura di 1 100 °C."

Questa temperatura di riferimento è quella che prevede il regolamento 142/2011 nel trattamento in caldaia , quella prevista nei cementifici o nei coinceneritori, è la temperatura di sicurezza per il trattamento dei rifiuti , è la temperatura obbligata per limitare la fuoriuscita di Diossina e IPA correlati.

Quindi potrebbe significare che l’argine del rifiuto non ha ceduto completamente .

Ma non solo , nella riga successiva l’Europa afferma un altro principio che ad una prima lettura poteva essere sfuggito :

"2. I gas prodotti dal processo sono portati, in modo controllato e omogeneo, per 2 secondi ad una temperatura di 850 °C o per 0,2 secondi ad una temperatura di 1 100 °C."

In questo caso viene richiesto un successivo trattamento dei gas in uscita , e per fare questo occorre un post combustore a metano , in pratica viene sancito che il motore deve rispettare temperature e tempi , ma non solo, i fumi che escono da quel motore devono essere inceneriti dal postcombustore.

Questa metodica di sicurezza, la postcombustione, non viene applicata a nessuno degli altri 4 metodi di combustione approvati dal reg 142/2011, quindi appare come una barriera di sicurezza precauzionale applicata ad una metodologia combustiva su rifiuti speciali dalla Commissione UE .

In pratica non si comprende per quale motivo 2 volte devono essere rispettate le temperature di 850 o 1100 gradi , prima in cogenerazione poi incenerendo i fumi in uscita.

Parrebbe quasi emergere una nascosta e velata insicurezza che la metodica di cogenerazione difficilmente possa raggiungere quelle temperature, come noi sosteniamo , e quindi la Commissione Ambiente ha voluto aggiungere la combustione dei fumi in uscita al fine di garantire che l’impatto con l’ambiente sia ridotto .

Fino ad ora le temperature dei fumi in scarico e uscita da motori endotermici non raggiungono mai quelle temperature , per poterlo fare occorre associare una seconda tecnologia estremamente costosa sia nell’acquisto che nell’utilizzo in quanto utilizzabile solo a metano, in pratica un bruciatore del bruciatore che spesso spegne gli animi di chi invece ha pensato di fare profitti dal conto energia.

Dato che il cat 1 contiene ancora il MSR che è il materiale a rischio della BSE, probabilmente la commissione ENVI , dopo la brutta figura fatta dalla UE con la Commissione Veterinaria agli inizi

della BSE, non vuole avere grattacapi e vuole navigare nel margine della sicurezza dei rifiuti e cioè temperature elevate per tutto ciò che non si conosce.

Ma non finisce qua perché l’Europa fissa ancora dei paletti:

"3. Per monitorare i parametri e le condizioni del processo di combustione sono utilizzate tecniche automatizzate.

4. I risultati delle misurazioni della temperatura sono registrati automaticamente e presentati in modo tale da consentire all'autorità competente di verificare la conformità alle condizioni di funzionamento autorizzate di cui ai punti 1 e 2, secondo le procedure decise dall'autorità pertinente."

La registrazione automatica dei parametri di funzionamento ha certamente lo scopo di garantire agli organi di controllo il perfetto funzionamento dell’impianto di smaltimento rifiuti, la presenza ora di tecnologie di rilevamento informatizzato garantisce il controllo a distanza ad opera degli organismi preposti.

Anche a livello emissivo sono fissati parametri nel reg 592 che fino ad ora non si erano visti ed anche in questo caso il controllo è a distanza:

"d) per gli impianti di combustione in azienda che fanno uso di un dispositivo di abbattimento secondario al fine di rispettare i valori limite di emissione, il funzionamento effettivo di tale dispositivo è monitorato in modo continuativo e i risultati vengono registrati..."

In sintesi il reg 592 ha certamente aperto una porta alla possibilità di utilizzo di questi ”grassi” nel motore endotermico ma potrebbe non essere definitivo in quanto ad oggi , il parere del Ministero dell’Ambiente alla Provincia di Modena e Bergamo e ripreso dalla Regione Emilia Romagna nel 2012 classifica questi prodotti nei RIFIUTI, quindi l’art 184 bis della 152/06 ha tenuto, ed è un sacchetto di sabbia da porre sull’argine.

Infine per concludere la prescrizione di seguito del 18 Giugno 2012 ad opera della Provincia di Modena così si esprime:

"Pr.3. I SOA in ingresso devono provenire esclusivamente dagli stabilimenti del gruppo Cremonini Spa e dagli allevamenti conferenti ai macelli del predetto gruppo, sulla base di formale contratto."

In questo senso si erano pronunciati in sede della CDS al fine di evitare la industrializzazione della raccolta e smaltimento sul territorio di Castelvetro del rifiuto pericoloso cat 1, ed una delle 50 prescrizioni era proprio quella che limitava , sormontando il regolamento europeo, la possibilità di acquisire cat 1 di tipo solo bovino e del gruppo stesso, e su questo ho pareri completamente diversi di insigni professori. Ma in questo caso oltre la tipologia bovino si adduce anche quella del Gruppo in questione.

In pratica la CDS volle stabilire che la tecnologia doveva essere mirata allo smaltimento del rifiuto in loco che lo stesso Gruppo produce e non alla ricezione di rifiuto cat 1 da altre realtà trasformando il territorio in un centro smaltimento rifiuti pericolosi animali.

I sacchi di sabbia da porre sull’argine non sono pochi :

  • Le temperature richieste dall’Europa sono quelle di riferimento dei rifiuti e difficilmente un motore endotermico riesce ad avere quelle temperature in maniera costante per 8000 ore /anno

  • L’Europa chiede di associare un post combustore per bruciare i fumi in uscita , tecnologia costosa ed antieconomica per chi decide che avere degli utili dalla produzione energetica.

  • Tutto il sistema di rilevamento è in telemetria , quindi il controllo presso i centri di igiene ambientale o ARPA garantiscono per il perfetto funzionamento dei combustori.

A queste prescrizioni dell’Europa si devono associare le 50 prescrizioni della Provincia del Giugno 2012 in merito alla approvazione del rendering, tecnologia non poco impattante per il nostro territorio, e sono prescrizioni che sono finalizzate alla tutela e salvaguardia della salute e del benessere oltre all’obbligo di non aver il minimo impatto con l’attività produttiva agroalimentare che circonda lo stabilimento.

Probabile che si riesca anche questa volta ad arginare la piena e a rifare la sponda

Dott. Monfredini Roberto

Consigliere M5S del comune di Castelvetro di Modena

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