in data 20 Febbraio 2014 la Commissione Veterinaria Europea SANCO 7015 si esprime in merito alla combustione dei grassi SOA nel seguente modo:
"(11) Le norme di trasformazione descritte all'allegato IV, capo IV, sezione 2, lettera F, del regolamento (UE) n. 142/2011 per le caldaie sono state approvate come metodo alternativo conformemente all'articolo 20 del regolamento (CE) n. 1069/2009. È possibile applicare tali norme, con gli adattamenti necessari, anche alla combustione di grassi animali come combustibili animali nei motori fissi a combustione interna."
Tutto viene trasferito alla Commissione Ambiente per le valutazioni del caso
In data 4 Giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale viene pubblicata la normativa approvata di modifica del reg. 142/2011 riguardo i SOA ( 592/2014):
"REGOLAMENTO (UE) N. 592/2014 DELLA COMMISSIONE del 3 giugno 2014 che modifica il regolamento (UE) n. 142/2011 per quanto riguarda l'uso di sottoprodotti di origine animale e di prodotti derivati come combustibile negli impianti di combustione.
11) Le norme di trasformazione descritte all'allegato IV, capo IV, sezione 2, lettera F, del regolamento (UE) n. 142/2011 per le caldaie sono state approvate come metodo alternativo conformemente all'articolo 20 del regolamento (CE) n. 1069/2009. È possibile applicare tali norme, con gli adattamenti necessari, anche alla combustione di grassi animali come combustibili nei motori fissi a combustione interna.
Gli impianti di combustione devono essere progettati, costruiti, attrezzati e fatti funzionare in modo che, anche nelle condizioni più sfavorevoli, i sottoprodotti di origine animale e i prodotti derivati siano trattati per almeno 2 secondi a una temperatura di 850 °C o per almeno 0,2 secondi a una temperatura di 1 100 °C.
Motori fissi a combustione interna 1.
Materie prime: per questo processo si può utilizzare la parte grassa derivata dai sottoprodotti di origine animale di qualsiasi categoria purché soddisfi le seguenti condizioni.."
Dal 7 Luglio 2011 , giorno di presentazione del progetto Inalca in Provincia , ufficializzato il 31 Agosto 2011 ad oggi ne è passata dell’acqua sotto i ponti.
Avevo indicato lo scorrere delle acque all’interno di un alveo di fiume come la metafora che meglio rappresentava il fluire del pensiero legislativo abbattuto e modificato .
Tre anni dopo possiamo dire che vari argini avevano ceduto ma l’ultimo sembrava reggere, l’ENVI o commissione ambiente in Europa con la sua norma 152/06, ora anche questo argine ha ceduto , eravamo aggrappati alle norme sanitarie ,1069, 142, etc e piano piano abbiamo osservato che le nutrie della sponda lavoravano per demolire quello che Macchiavelli definiva l’essenza dell’uomo , l’intelligenza finalizzata alla prevenzione.
Sono crollate le inosservanze norme UE che la Provincia aveva accolto nella bocciatura relativa alla cogenerazione, baluardo della lotta effettuata dai cittadini a difesa del territorio.
Dopo il 22 Maggio 2012, data di bocciatura della cogenerazione abbiamo assistito :
alla sostituzione del documento 20201 dell’Istituto Superiore di Sanità con il 25825,
l’On Fluttero ha inserito un emendamento nel Dlgs 134 , decreto Monti del 7 Agosto 2012 per utilizzare i grassi cat 1 come combustibile ma rispettando la 152/06 art 184 bis ,
il 5 Novembre 2012 la Commissione veterinaria europea si è riunita per discutere la modifica del reg 142/2011 ed inserire i grassi cat 1 fra i combustibili in motori endotermici,
il 20 Febbraio 2014 ,quindi 18 mesi dopo ,la Commissione approva un testo da sottoporre alla Commissione Ambiente.
Come si nota è stato tutto un crollare di argini , fino all’ultimo : il 4 Giugno 2014 la Gazzetta Ufficiale Europea pubblica il reg 592 che modifica il reg 142/2011 ed inserisce i grassi cat 1 fra i prodotti che possono essere trattati in motore endotermico .
Ha ceduto l’argine della 152/06 ,art 184 e 184 bis , anche se la normativa approvata cita le temperature di 850 e 1100 gradi ed i tempi di passaggio , supera lo scoglio del 184 bis che catalogando come rifiuti tali materiali li destinava esclusivamente allo smaltimento e li escludeva dalle biomasse fonti rinnovabili sottoprodotti .
Il 7 maggio 2014 abbiamo rivolto al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna ,PALMA COSTI, una interrogazione che aveva come scopo la disciplina di applicazione di tale normativa e la salvaguardia che la Regione avrebbe dovuto attuare a difesa della proliferazione eventuale di tali procedure di coincenerimento e cogenerazione in una regione già martoriata come la nostra , ma purtroppo la risposta di Muzzarelli fu generica .
Ad argine abbattuto , e ad alluvione in atto, non rimane altro che riempire i sacchi di sabbia e limitare i danni , certo che questo dimostra inequivocabilmente che il lavoro tecnico che è stato svolto era preciso e corretto in quanto le normative variate in sede comunitaria a Giugno 2014 ,dopo ben 2 anni esatti dalla bocciatura della Provincia di Maggio 2012, vanno a sostituire le norme che di fatto hanno obbligato la Provincia a bocciare il progetto cogenerativo ma a lasciare aperto il progetto del rendering che senza il cogenerativo non avrebbe avuto senso.
Ora la patata passa ai Sindaci & ai Presidenti di Regione:
se la sentono di accendere sul territorio altri camini cogenerativi con automezzi puzzolenti e maleodoranti ?
se la sentono di garantire che le emissioni sono indenni da diossina incenerendo grassi animali in presenza di acido cloridrico?
se la sentono facendo prescrizioni a centinaia in sede deliberativa di approvazione (VIA ) di garantire che queste prescrizioni saranno rispettate con i mezzi a disposizione attualmente dal servizio pubblico?
se la sentono di garantire i produttori di prodotti tipici che nulla cambia della loro tipicità e dei loro marchi?
Forse invece siamo ad una svolta , nella quale la politica finalmente esce allo scoperto e decide per il berne dei cittadini delocalizzando gli impianti insalubri ed imponendosi battendo i pugni sul tavolo , o adesso o mai più.
Roberto Monfredini
Consigliere M5S di Castelvetro di Modena