COMUNICATO STAMPA CASTELVETRO5STELLE: Castelvetro 12-05-2014 Il PD di Castelvetro conferma che l’impianto di incenerimento dell’Inalca, qualora venga costruito, potrà essere alimentato con ogni categoria di grasso animale proveniente da ogni dove. Il PD di Castelvetro conferma quindi che l’impianto di “rendering” che il Consiglio Comunale targato PD ha autorizzato potrà lavorare ogni categoria di grasso animale, anche quello di categoria 1 che ha di fatto obbligato l’Inaca a rivedere il suo progetto originale. Per quanto riguarda l’accusa che il PD fa al moVi mento 5 stelle di “sapore di manovra elettorale” informiamo i PDdini che questo sapore non deriva da un “rumor” ma da una decisione della comunità europea che è stata ufficializzata a tutti i paesi comunitari, compreso l’Italia, con protocollo 6995/14 del 25 febbraio 2014 a modifica del regolamento UE142/2011 . Troviamo curioso e singolare che da quando i dirigenti del Comitato no biomasse Inalca sono confluiti nelle liste PDdine non si interessino più dell’argomento che ha nel titolo, cioè, le biomasse Inalca. Il PD di Castelvetro conferma che l’unica azione possibile per impedire la realizzazione degli impianti in questione è quella di chiedere alla regione Emilia Romagna di intervenire con un adeguato regolamento (ATTUALMENTE NON ESISTE). Questo è quello che il moVimento 5 stelle mediante la sua interrogazione a risposta scritta ha fatto in Regione! Gli organismi regionali di targa PD non hanno ancora risposto. In merito al comportamento schizofrenico del PD, ricordiamo che anche quando in Regione il PD rassicurava verbalmente che il suo piano strategico sui “termovalorizzatori” di Hera non prevedeva il conferimento e l'utilizzo di rifiuti prodotti altrove, il comune PDddino di Modena impugnava il ricorso al TAR presentato dalle aziende adiacenti l'inceneritore cittadino, fatto proprio per evitare tale evenienza. A Castelvetro il Consiglio Comunale di targa PD che verbalmente non vuole l’i mpianto dell’Inalca è lo stesso che ha deliberato la realizzazione del rendering nell’alveo del fiume Guerro, a pochi metri dai centri abitati, e in una zona di produzione di prodotti agricoli di pregio e in deroga ai vincoli imposti da leggi nazionali. Chi è il giaguaro e chi il giaguarino? Per quanto riguarda la credibilità dell’interlocutore che deve relazionarsi con la Regione per risolvere il problema, crediamo che la prima caratteristica dell’interlocutore stesso debba essere la credibilità; quindi questo interlocutore non può essere il PD. Se il PD vuole smentire le nostre affermazioni, lo può fare soltanto rispondendo alla interrogazione del consigliere regionale Defranceschi prima del 19 Maggio. In caso contrario sarà l’ennesima manovra elettorale del PD rivolta ad insabbiare i problemi per ingannare gli elettori (si veda cosa hanno fatto le amministrazioni comunali PDdine, Bagni, Maleti, Montanari per la bonifica del 3° sito più inquinato della regione, la Frattina; non hanno fatto nulla). Caso Defranceschi: il consigliere è temporaneamente sospeso in attesa che il TAR chiarisca la legittimità del suo operato che la Corte dei Conti ha contestato. Noi del moVimento 5 stelle siamo diversi dai vecchi politici che non accettano mai neppure le sentenze della magistratura e si sentono immuni ed impuniti.
Visto che il segretario del PD Matteo Renzi è il primo che a parole sostiene la necessità di moralizzare i comportamenti disinvolti e fraudolenti dei politici perché non sospende tutti i suoi politici indagati?
Perché il segretario Matteo Renzi non sospende tutti i suoi politici a cui la Corte dei Conti ha sollevato obiezioni analoghe a quelle sollevate al nostro Defranceschi?
Avete paura di rimanere in 4 gatti?
Castelvetro 5 Stelle