Il linguaggio quando si parla di scollamento tra cittadini e politica , in questo caso l’Hospice da costruire a Castelvetro.
Prima comunicazione del Sindaco Giorgio Montanari al pubblico in mio possesso in merito alla volontà di costruire un Hospice a Solignano di Castelvetro :
..c’è già una idea su come reperire i 5 milioni di euro che occorrono : “ la fondazione Simonini potrà erogare parte dei fondi , spiega il Sindaco di Castelvetro , Giorgio Montanari , poi c’è già l’interessamento di alcuni industriali del territorio .." ..inoltre una volta reperita questa cifra , l’intenzione è di creare una seconda fondazione che permetta il funzionamento e la gestione della struttura stessa....Si prevede di coinvolgere i soggetti direttamente interessati e diversi sponsor..
Il comune di Castelvetro , la ditta costruttrice , la quale si occuperà del disegno esecutivo e delle dovute autorizzazioni , la Fondazione Simonini..
Per un profano o per un semplice cittadino seduto al tavolino del bar mentre legge il giornale, le cose che si colgono sono :
la Fondazione eroga i fondi o parte di essi , 5 milioni ,dopo viene creata una seconda fondazione per la gestione del’Hospice .
Si intravede anche la volontà di imprenditori industriali del territorio a partecipare all’opera ,sono stati contattati da quello che si evince , e alla ditta costruttrice ipotetica che realizzerà il disegno esecutivo .
Seconda comunicazione del Sindaco Giorgio Montanari apparsa sul giornalino di Castelvetro ,Maggio 2013 pag. 4, quindi poche settimane dopo la prima comunicazione
..la ditta costruttrice, la quale si occuperà del disegno esecutivo e delle dovute autorizzazioni , la Fondazione Simonini parteciperà in prima persona ..ed inoltre ha a suo tempo deliberato in CDA di stabilire un contributo annuale per la gestione del suddetto obiettivo .. ..in virtù del fatto che a tutt’oggi non si è individuato un singolo sponsor o imprenditore desideroso di sottoscrivere la costruzione dell’Hospice , si intende procedere alla creazione di una Fondazione con il solo scopo di raccogliere i 5 milioni di euro necessari alla realizzazione dell’intera opera chiavi in mano. Compiuta la raccolta dei finanziamenti ,si procederà alla formalizzazione di una seconda Fondazione di carattere multidisciplinare per la messa in opera e la gestione della struttura stessa.
Per lo stesso cittadino seduto al bar ora sembra di comprendere:
che una ditta dovrebbe già essere stata contattata ,
la Fondazione contribuisce annualmente con una donazione come da CDA stabilito, e non con l’erogazione iniziale di parte dei fondi .
Subentra però una seconda Fondazione che viene creata con lo scopo di raccogliere i fondi .
A questa si aggiunge una terza Fondazione che deve essere creata per la gestione della stessa.
Quindi siamo passati da due Fondazioni iniziali alle tre del secondo comunicato. Delibera di Giunta nr. 88 del 12/08/2013
..Ritenuto che per la realizzazione di tale importante progetto è necessario ricercare tutte le possibili soluzioni per il finanziamento dell’operaChe per tali motivi questa Giunta auspica che anche i cittadini si rendano attivi per la ricerca di fondi attraverso la costituzione di un : comitato spontaneo ….. ??????Che è attesa …… la costituzione di un comitato cittadino aperto a tutti per una raccolta fondi che coinvolga enti benefattori , forze produttive ed associazioni locali
Delibera Di impegnarsi a promuovere tutte le iniziative utili a sensibilizzare i cittadini ,enti benefattori , forze produttive ed associazioni locali , affinché si costituisca un comitato…..che abbia lo scopo di raccogliere i fondi da destinare alla costruzione dell’Hospice..
A questo punto il solito cittadino seduto al bar credo che abbia un po’ di confusione in testa :
è sparita la Fondazione Simonini ,
è sparita la Fondazione da creare per raccogliere i fondi ,
è sparita la fondazione da creare per la gestione della struttura ,
è apparso questo comitato spontaneo, che se si vuole che nasca tanto spontaneo non deve essere, che deve raccogliere i 5 milioni di euro , questo era l’importo stimato dal Sindaco per la realizzazione dell’Hospice .
A parte che da quello che è mia competenza io so che esistono due modi per associarsi ed avere benefici fiscali , le associazioni e le fondazioni , come si legge anche sul portale della nostra Regione , le prime sono caratterizzate dalla disponibilità di forza lavoro (ad es le Associazioni sportive etc,) le seconde dalla disponibilità di beni immobili e mobili ( case ,terreni, quadri, capitali).
Non mi sembra che creare una fondazione per raccogliere fondi rientri nei requisiti richiesti , e neppure creare una fondazione per gestire l’Hospice , cosa diversa invece per una fondazione già esistente che ha nello statuto l’assistenza agli anziani .
Il comitato “spontaneo”, io di comitati spontanei a Castelvetro ho conosciuto per mia esperienza solo quello del no impianto Inalca, ma con i tempi di crisi attuali in edilizia non mi riesce facile intravedere elargizioni a perdere ,mi ricordo che si faceva fatica a raccogliere 5 euro , figuriamoci 5 milioni di euro .
Sorge spontanea una riflessione , come mai non si parla più della Fondazione Simonini, che ha nel proprio statuto l’assistenza agli anziani , che doveva in un primo tempo garantire la copertura almeno in parte dell’importo iniziale , poi invece il capitale versato era annuale, ed ora è sparita del tutto .
Oppure il comitato spontaneo , io di gran discussioni in tema di hospice, fine vita , e morfina, non ne ho sentite , dovrebbe inglobare anche le fondazioni create o da creare ?
Chiedo al Sindaco di Castelvetro di spiegare meglio la strategia che vuole adottare , perché a questo punto difficilmente si può comprendere come un comune di 13000 abitanti possa raccogliere 5 milioni di euro , metà del bilancio comunale di un anno , ricordando invece che un imprenditore se investe deve portare a casa un utile oltre alle spese, e di industriali benefattori ne esistono pochi, soprattutto in questo periodo .Importante invece sarebbe chiarire se le coperture finanziarie regionali e statali sono esaurite come sembrerebbe dalla tabella regionale , o se vi sono ancora quei 2 milioni di euro per i 20 posti letto oltre alle coperture gestionali , ma di questo non si parla. Quanto costa mantenere funzionante un Hospice ,in termini economici chi paga , non è solo la realizzazione ma la gestione ,quanto personale , le attrezzature , l’energia , l’amministrazione , non si riduce solo al costo della costruzione .
Tutto mi sembra ancora avvolto in una nuvola grigia.
Dott. Roberto Monfredini