Noi riteniamo di si altrimenti non sarebbero PUBBLICHE.
Ieri sera i membri di derivazione politica della commissione consiliare Gestione Territorio hanno negato l’autorizzazione a videoriprendere richiesta dal gruppo 5 stelle di Castelvetro adducendo le seguenti motivazioni:
1) Le video riprese delle commissioni consiliari non sono regolamentate;
2) Occorre tutelare la privacy in quanto durante le commissioni si fanno nomi e cognomi.
A nostro avviso, l’attuale regolamento per le riprese del Consiglio comunale è valido anche con riferimento alle commissioni consiliari in quanto organi in seno al Consiglio. Tant’è che la disciplina delle commissioni è contenuta nel regolamento del consiglio comunale e non in un regolamento ad hoc.
Per quanto riguarda la privacy, in caso di dati sensibili, la commissione può e deve segretare la seduta (o parte di essa) mentre, in caso di seduta pubblica, il problema non si pone e il rispetto della normativa sulla privacy è comunque garantito all’interno del regolamento per le riprese del consiglio di cui sopra.
Gli attivisti del Movimento 5stelle hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine per richiedere che il diniego e le varie motivazioni fossero messe a verbale.
Unico modo ,peraltro, che ha il cittadino per intervenire in una commissione dove il pubblico uditore Non ha diritto di parola.
Vi terremo informati
Castelvetro5stelle
p.s.
ecco le motivazioni dei vari consiglieri:
Zuccarini (Presidente Commissione) contrario alle riprese in quanto in seno alla commissione si discute di cittadini facendo nomi e cognomi e di aziende nonche' di associazioni pertanto subentra una questione di privacy.....Inoltre le riprese delle commissioni non sono regolamentate.
Ciancio contrario ribadisce cio' che ha detto Zuccarini e aggiunge che la Sala in cui la seduta aveva luogo non era attrezzata alle videoriprese.
Poli contraria si associa alle dichiarazioni di Zuccarini e Ciancio
Elmo contrario si associa alle dichiarazioni di Zuccarini , Ciancio e Poli
Nocetti contraria ribadisce le motivazioni gia' esposte e aggiunge che il diniego e' anche una autotutela dei consiglieri che sono passibili di denunce penali e civili per quello che dichiarano in commissione (viene portato l'esempio in cui un consigliere denuncia un possibile abuso edilizio..)
Infine Zuccarini informa il Pubblico numeroso del diniego alle riprese e fa mettere a verbale che chiunque abbia un Tablet o un telefonino e' obbligato a spegnerlo , renderlo non atto alla ripresa o porlo su un tavolino in bella vista.