Circa 3 mesi or sono, pieni di ottimismo, noi attivisti del Movimento 5 Stelle Gruppo di Castelvetro, avevamo richiesto al difensore civico di pronunciarsi sull’ammissibilità del quesito referendario di tipo abrogativo relativo alla delibera comunale di approvazione del piano di sviluppo e qualificazione aziendale della ditta Inalca SpA, così come previsto dallo Statuto comunale.
Il 1° ottobre il difensore civico risponde così [Prot. 90811/1.21. (F. 5 Sub 18 )]:
“E’ qui pervenuta da parte del Difensore Civico Regionale una richiesta di ammissibilità di quesito referendario abrogativo di una Deliberazione del Consiglio Comunale di Castelvetro.
Al riguardo si fa presente che:
- l’art. 18 dello Statuto del Comune di Castelvetro prevede l’istituzione del Difensore Civico;
- secondo l’art. 15/5 dello stesso Statuto, “la proposta di referendum, prima dell’eventuale raccolta di firme, è sottoposta al giudizio di ammissibilità del Difensore Civico;
- il Comune di Castelvetro non ha istituito il Difensore Civico, né si è convenzionato con la Provincia di Modena, per l’utilizzo del Difensore Civico Provinciale;
- il Comune di Castelvetro non ha nemmeno adottato (art.15/6) il Regolamento per lo svolgimento del referendum.In relazione alle suesposte considerazioni lo scrivente non ha competenza ad esprimere il richiesto parere.”
In sostanza, il difensore civico non può intervenire in quanto il Comune NON ha MAI stipulato la necessaria convenzione.
Prendiamo quindi atto che, ad oggi, ai cittadini di Castelvetro è negata la possibilità di esercitare i loro diritti, con riferimento all’utilizzo dello strumento del referendum popolare, attraverso le modalità individuate dallo Statuto Comunale di Castelvetro.
In assenza di un coerente regolamento comunale in merito, comunichiamo che procederemo ugualmente alla raccolta delle firme per la presentazione del referendum popolare in base alle disposizioni di cui al Testo Unico Enti Locali (D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000).
Castelvetro5stelle